ACHILLE LAURO 26 Giugno 2021 – Posted in: Biografie – Tags: #achillelauro, #biografia, #curiosity, #fenomenologia, #sanremo
Fai di me quel che vuoi, recita in una delle sue canzoni più famose, “Me ne frego”, Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis.Nato a Verona nel 1990 ma cresciuto a Roma, Achille è diventato ultimamente un personaggio discusso e chiacchierato nel mondo dello spettacolo, tanto che spesso ha fatto parlare al suo posto la sua musica.
Suo padre, professore universitario e magistrato, viene descritto nella biografia del cantante italiano come una persona severa e autoritaria con il quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Achille si è solo di recente ricongiunto con il padre che, pur con fare autoritario, gli ha permesso di esprimere se stesso e di diventare la star che è oggi.
Achille si allontana sin da subito dalla famiglia, troppo tradizionalista e stretta per lui, e va a vivere con il fratello maggiore Federico che gli trasmette l’amore per la musica. Con il fratello detto Fet, Achille si addentra sempre di più all’interno del rap underground e del punk rock.
Il ragazzo ha però sempre mantenuto un rapporto stretto con la madre, attuale amministratrice della holding di Lauro, la De Marinis srl.
I suoi esordi risalgono al 2012 con Barabba Mixtape di produzione indipendente e reso disponibile sin da subito in download gratuito. Dopodiché è la volta di Achille Lauro Immortalenel 2014 distribuito anch’esso in maniera del tutto free e che vede la collaborazione con artisti affermati quali Marracash e Coez e con lo stile rap già inconfondibile di Achille Lauro.
Nel corso del 2017 il cantante decide di rifugiarsi con alcuni collaboratori, tra cui anche artisti, in una villa isolata e di concepire, sotto l’influsso di microdosi di stupefacenti per ampliare l’ispirazione, l’album Pour L’amour. Si tratta di un album sperimentale, con all’interno la fusione di diverse sonorità: da quella napoletana alla house.
Da qui inizia l’ascesa: partecipa al concerto del Primo Maggio a Roma e nel 2019 finalmente va a Sanremo con l’inedito Rolls Royce.
In questo brano Achille Lauro dichiara la sua indipendenza dalle mode del momento e quindi espone la sua personalità e sonorità. Si posiziona nono tra i 24 cantanti in gara, duetta con Morgan, la canzone si posiziona bene tra le più ascoltate di Spotify e poco dopo scrive la sua prima biografia: Sono io Amleto.
In seguito i suoi album, come ad esempio il famosissimo 1969, prendono una piega più rock.
Oggi Achille Lauro fa ancora molto parlare di sé, dai suoi abiti Gucci, delle sue collaborazioni e del suo stile eclettico che va da Glam Rock alla trap.
Non gli piace essere omologato. Sono tante le occasioni in cui si è discostato dai look di strada, dimostrando personalità eccentrica e allo stesso tempo la sua creatività. Forse non molti sanno che Achille Lauro è anche produttore cinematografico e regista del documentario dedicato a lui stesso prodotto da Sky, No face 1.
Un uomo che è sempre alla ricerca di nuovi artisti e nuove modalità di espressione, e che ricopre con maestria il ruolo di Chief Creative Director dell’etichetta discografica Elektra Records.
Non si è fatto mancare partecipazioni a talent come X Factor, reality show come Pechino Express e Celebrity Hunted: Caccia all’uomo di Prime Video.
La droga rappresenta il motivo portante, il leitmotiv delle sue canzoni, di come le sostanze stupefacenti abbiano condizionato la vita di molti personaggi che idolatriamo, come Kurt Cobain, Amy Winehouse e molti altri. Il suo stile è provocatorio e i suoi testi profondi, così come la canzone citata all’inizio: Me ne frego, che può sembrare da una parte un inno alla libertà personale, ma è anche una canzone d’amore e di quanto l’amore stesso a volte sia completamente disarmante.
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