Camille Claudel – L’amante di Rodin 15 Marzo 2023 – Posted in: Biografie – Tags: #arte, #curiosity, #donna, #fenomenologia, #genio, #parole, #好奇心, allgemeiner Spruch, amante rodin, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people Matematica, biography, Camille Claudel, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, italy words, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, quiz di matematica, riddles quiz, rodin, saviez-vous que, scultore, scultrice, Sprache, trucchi di matematica, words, words in italian, Wörter, wusstest du das, अंक शास्त्र, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, गणित की तरकीबें, गणित प्रश्नोत्तरी, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, पहेलियाँ, प्रश्न पूछना, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
Camille Claudel
(Fère-en-Tardenois, 8 dicembre 1864 – Montfavet, 19 ottobre 1943)
“Un romanzo, un’epopea come l’Iliade e l’Odissea. Ci vorrebbe Omero per raccontarla, sono caduta dentro un baratro, vivo in uno strano mondo. Dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo. Da cosa deriva tanta ferocia?”
La storia di questa donna così particolare è davvero straordinaria ed è anche un monito per tutti noi ad accettare diversità ed estro artistico.
Nata in una famiglia benestante questa scultrice poteva essere considerata la maggiore ma nonostante questo la madre di Camille non accettò mai la figlia, nata dopo un bimbo morto, e le preferì sempre la sorella Louie e il fratello minore.
A sostenere la piccola Camille furono padre e il fratello Paul che capirono come la ragazza non solo soffrisse ma avesse un vero e proprio talento artistico smisurato.
La piccola già a pochi anni modellava splendide figure d’argilla e le sue opere sorpresero perfino un docente e scultore della celebre accademia Colarossi di Parigi ovvero Alfred Boucher. Quando lui la volle alla scuola d’arte tutta la famiglia si trasferì a Parigi anche se la madre di Camille non le perdonò mai di aver fatto spostare la famiglia e di costare così tanto; fu il padre che sempre la difese e volle che continuasse gli studi fino a completarli completamente.
Quando il protettore Boucher lasciò l’accademia e arrivò il geniale Auguste Rodin a succedergli.
Per Camille Claudel fu un vero colpo di fulmine, la relazione iniziò fulminea da subito e lei ebbe sullo scultore una grande influenza, nonostante i 24 anni che li distinguevano.
Nonostante questo Rodin non la sposò mai in quanto era già padre di un figlio e aveva una relazione con un’altra donna e così la giovanissima Camille pur di stare con l’uomo che amava e credeva la rispettasse accettò qualsiasi cosa.
La relazione gli fece perdere il rapporto con la sorella e con la madre, già compromesso da tempo e che disapprovava vivamente la sua relazione adultera.
Solo il padre e il fratello continuarono a sentirla e a volerle bene, lei lavorò per 13 anni e fece sculture come:
Il Valzer
Clotho
L’età matura
Sakunthala
Fu però accusata di essere una ladra e una falsaria avendo fatto passare opere di Rodin per sue e tutto questo perché i contemporanei non compresero la sua arte e non vollero ammettere fosse opera di una donna scultrice di marmo.
La relazione con Rodin finì davvero malissimo in quanto lui non solo non la difese mai ma le fece continui soprusi.
“Egli (Rodin) non aveva che un’idea, che lui morto, io spiccassi il volo come artista e diventassi più di lui; occorreva che egli riuscisse a tenermi nelle sue sgrinfie dopo la sua morte come durante la vita. Occorreva che io fossi infelice lui morto come lui vivo. E’ riuscito in tutti i punti perché per essere infelice io lo sono!”
La povera Camille, morto il padre protettore venne rinchiusa dalla madre bigotta in manicomio dove visse in solitudine gli ultimi 30 anni della sua vita.
Il fratello Paul andò a trovarla solo sporadicamente e non ebbe mai il coraggio di imporsi e aiutarla a uscire da lì. Morì così in solitudine e per malnutrizione all’età di 78 anni, seppellita sola e senza un funerale in una fossa comune.
“Mi secca molto questa schiavitù. Vorrei proprio essere a casa mia e chiudere la mia porta. Non so se potrò realizzare questo sogno, essere a casa mia!”
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