Sonny Liston – Il Pugile della mafia 18 Maggio 2023 – Posted in: Biografie – Tags: #curiosity, #fenomenologia, #parole, #sport, #好奇心, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people Matematica, biography, campione, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, italy words, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, pugilato, pugile, quiz di matematica, riddles quiz, saviez-vous que, Sonny Liston, Sprache, trucchi di matematica, words, words in italian, Wörter, wusstest du das, अंक शास्त्र, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, गणित की तरकीबें, गणित प्रश्नोत्तरी, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, पहेलियाँ, प्रश्न पूछना, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
Sonny Liston
(Sand Slough, 8 maggio 1932 – Las Vegas, 30 dicembre 1970)
Sonny Liston è il nome con cui Charles L. Liston divenne uno dei pugili più famosi e letali non solo degli USA ma dell’intera storia della boxe. Fu campione del mondo dal 1962 al 1964 e si scontrò con Muhammad Alì quando il pugile conquistò il primo titolo mondiale.
Nacque in una zona paludosa del’Arkansas in una piantagione di cotone ed era uno dei 25 figli di un mezzadro abusivo. Il padre non lo fece mai studiare ma da giovanissimo lo mandò subito a lavorare e così Liston da adulto aveva ancora le cicatrici sulla schiena per le frustate ricevute da bambino e adolescente.
Un’infanzia infelice che anni dopo il campione del mondo descrisse in questo modo:
“Da piccolo non ho avuto niente se non un mucchio di fratelli e sorelle, una madre inutile e un padre che se ne fregava di noi. Siamo venuti su con pochi vestiti, niente scarpe, poco da mangiare. Mio padre mi faceva lavorare duramente e duramente mi frustava.”
La data ufficiale di nascita è stata decretata come l’8 maggio 1932 ma sembra frutto di pura invenzione, neppure la madre, infatti, ricordava l’anno specifico in cui aveva messo al mondo il bambino e questo ha fatto anche pensare a una relazione extraconiugale da nascondere.
Secondo alcune verifiche effettuate da esperi Sonny Liston potrebbe essere nato subito dopo il censimento del 1930 dove non vi compare, poiché nel 1940 risulta avere 10 anni. Potrebbe aver usato il nome di battesimo o la data di nascita di uno dei fratelli per poter combattere.
Nel 1946 Liston fu arrestato a Saint Louis poiché faceva parte di una banda di giovani rapinatori: lui immobilizzava la vittima con la sua forza e permetteva che venisse rapinata. Uno dei record di questo pugile è che finì in carcere per ben 19 volte. Quando nel 1950 fu condannato a 29 mesi di carcere imparò i rudimenti della boxe dai preti del carcere.
All’inizio della carriera Liston era ancora analfabeta e alternava il pugilato con l’attività di gorilla per mafiosi e di picchiatore per i sindacati.
Divenne poi uno dei pugili più famosi della storia dotato di una forza erculea e di grande sagacia e questo gli fece inimicare moltissimi razzisti anche per le sue straordinarie doti fisiche tanto che nel 1991 la International Boxing Hall of Fame lo ha inserito tra i più grandi pugili della storia.
Aveva un allungo di 213 cm pari quella del pugile Tyson Fury; eppure, le loro altezze non sono paragonabili: 185 cm contro 206 cm. Inoltre, il suo pugno aveva una circonferenza di 39 cm, di poco più grande di quello del cestista Shaquille O’Neal da tutti conosciuto per la sua mole enorme. Si rendeva necessario richiedere speciali guantoni confezionati appositamente per lui!
Già da ragazzo appariva straordinariamente dotato per la boxe: pesando a soli vent’anni 92 chili per 1 metro e 84, aveva un collo taurino (52 cm di giro). Padre Alois Stevens così lo descriveva in un’intervista su un quotidiano nazionale:
“Sonny era il più perfetto esemplare di pugile che avessi mai visto. Braccia potenti, spalle grandi. Aveva rapidamente messo KO tutti i pugili della nostra palestra”.
Molti ritenevano che nella gestione del ring Liston non prendeva rischi inutili e accompagnando ogni azione con un movimento laterale, indietreggiava quando non aveva raggiunto il suo scopo. Pugni sempre alti, usava il jab per tenere costantemente lontano l’avversario, e costringerlo a scoprirsi.
A giudizio dei tecnici la forza di quei pugni era formidabile. Della mitica potenza di Liston – forse superiore a quella di ogni altro pugile che abbia mai calcato il ring – si raccontano episodi ai limiti della leggenda: testimoni hanno riferito che una volta in palestra il campione avrebbe provocato con un solo pugno il cedimento del gancio di sospensione del sacco di allenamento. In combattimento mostrava un furore distruttivo senza eguali e nessuno dei suoi avversari ha mai dimenticato la durezza dei colpi di Liston, portati con spietata e micidiale precisione.
Il vecchio Johnny Tocco, allenatore di Liston dagli inizi della carriera, fu testimone di quella incredibile potenza:
“Nessuno colpiva come Sonny; in palestra i punching ball volavano via strappati di potenza. Poteva farti volare in una stanza con un jab. Ho visto Sonny abbattere un avversario con un solo diretto. Nel ring, era una macchina micidiale”.
Da fonti secondarie risulta che era persino difficile trovare sparring partner per i suoi allenamenti. Per 50 dollari i giovani pugili non se la sentivano di essere malmenati dal campione.
A giudizio degli storici della boxe, Liston, dopo Louis e prima di Cassius Clay, usa l’arma psicologica per sconfiggere i suoi avversari prima ancora dell’inizio del match. Patterson ne fu vittima più di ogni altro.
Gli abbigliamenti (la “tunica del boia”), i rituali precedenti il match come la rilevazione del peso e il truce cipiglio sembravano studiati apposta per annientare psicologicamente l’avversario.
Nonostante fosse analfabeta, sapeva a stento scrivere il proprio nome per firmare autografi, aveva sempre la risposta pronta, vestiva sempre in maniera elegante e comprò una villa a Las Vegas dove morì.
“Un giorno scriveranno un blues dedicato ai pugili. Ci sarà una chitarra languida, una tromba in sordina, e il suono della campana sul ring.”
Come tutta la vita di Sonny Liston anche la sua morte è avvolta dal mistero: fu trovato in avanzato stato di decomposizione con vicino marijuana, una siringa e dell’eroina. Fu decretata quindi un’overdose eppure tantissimi che conoscono il pugile notano come questa sia una circostanza anomala poiché aveva una vera e propria fobia per gli aghi e non si sarebbe mai iniettato qualcosa, si pensa allora possa essere stato un omicidio a scopo razziale.
“Il mio nome non valeva un soldo prima che diventassi un pugile. Non ho mai avuto amici, o rispetto. Ora quando mi vedono per strada, si voltano e dicono, Ma non è Sonny Liston, il pugile?”
© copyright 2023 – tutti i diritti sono riservati.