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ROMANESCO 9 Novembre 2018 – Posted in: Modi di dire

Ciò che oggi s’intende con dialetto romanesco (o romano) è un codice linguistico molto simile all’italiano, tanto da essere considerato spesso più una “parlata” (un accento) che un dialetto. Tipologicamente può essere considerato un dialetto nel senso anglo-francese ma non nell’accezione italiana. Il romanesco appartiene al gruppo dei dialetti mediani, ma diverge da essi in alcuni tratti tipicamente toscani (a cominciare dal raddoppiamento fonosintattico), diffusi in città durante il Rinascimento dalle allora cospicue (e ricchissime)…

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VENDERE LA PELLE DELL'ORSO PRIMA DI AVERLO UCCISO Continue reading...

VENDERE LA PELLE DELL’ORSO PRIMA DI AVERLO UCCISO 16 Luglio 2018 – Posted in: Modi di dire

Esprime l’atteggiamento di chi fa progetti contando su qualcosa che non ha ancora acquisito, oppure vantarsi di qualcosa di cui non si ha la certezza di poterla possedere. Le origini del proverbio sono da ricercare nel mondo delle favole e in particolare nella favola di Esopo, rinnovata poi da La Fontaine. La favola racconta di due compagni che, trovandosi in difficoltà economiche, prendono accordi al mercato per vendere la pelle d’orso (considerata molto pregiata) e…

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ANASTROFE 16 Giugno 2018 – Posted in: Parole

ANASTROFE [a-nà-stro-fe] SIGN Figura retorica che consiste nell’inversione dell’ordine «normale» o «abituale» delle parole dal greco [anastrophé] ‘inversione’. Come da definizione, l’anastrofe è l’inversione dell’ordine normale o abituale delle parole. Ma che differenza c’è tra l’ordine normale e quello abituale? Come fa notare Bice Mortara Garavelli (cruscante esperta di retorica) nel suo Manuale di retorica, la distinzione c’è ed è molto importante. L’ordine abituale, infatti, è quello che più tipicamente si riscontra nell’uso, mentre quello…

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SVENEVOLE 27 Maggio 2018 – Posted in: Parole

SVENEVOLE [sve-né-vo-le] SIGN Affettato, languido, lezioso, sdolcinato derivato di [svenire]. Lo svenevole ci porta alla mente il cliché della damina sempre pronta a portare il dorso della mano alla fronte afflosciandosi per la troppa emozione, mentre la serva grida concitata “I sali, i sali!”. In effetti lo svenvole ci parla dell’attributo di una certa inclinazione al venir meno, al farsi soverchiare dal sentimento. È quindi un attributo di sensibilità, però non è una sensibilità intelligente,…

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