Cina: nuovo business: ‘masturbatrici’ di professione 11 Luglio 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #cina, #curiosità, #curiosity, #lavoro, fenomenologia di un lavoro, lo sapevi che, masturbare, masturbatrici, masturbazione
Le MASTURBATRICI
Masturbare (/ma·stur·bà·re/) : dal fr. masturber, e questo dal lat. masturbari, da manu turbare ‘agitare con la mano’ •1869.
Molto più ‘colorita’ in realtà, in Cina, la denominazione attribuito alla nuova professione, ideata all’insegna della fretta tipica nell’area del Sol Levante, che, volendo cercare di tradurre letteralmente in italiano sarebbe come dire “pugn****sta” che in romanesco è stato ulteriormente tradotto in ”pip****la” (per motivi di decenza, nell’adattamento della nostra redazione, gli asterischi sostituiscono alcune, presenti invece integralmente nel post originale, consultabile al link di seguito riportato in calce).
Le signore che fanno il lavoro non sono infermiere o operatrici sanitarie bensì “punheteiras”, professione che è pienamente riconosciuta nella Repubblica popolare cinese.
Rispetto agli Stati Uniti, dove si usa fornire riviste pornografiche per aiutare gli uomini in servizio, quindi, in Cina sembrano molto più “avanzati”.
Le signore ‘masturbatrici’ ricevono uno stipendio di circa 1200 euro mensili, ma è una professione ritenuta rischiosa, a causa delle possibili lesioni tipiche dei movimenti manuali ripetitivi.
Certamente, con la creazione di questo nuovo lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire, mentre il tasso delle banche del seme del donatore sarebbe destinato a aumentare vertiginosamente, considerato che… in Cina di solito non si butta niente.
Attenzione!
Avete letto con interesse fin qui? Bene si tratta di una fake news e già nel 2008 infatti la “Shangai Sperm Bank”, attraverso la sua portavoce Aka Renji Hospital, era stata costretta ad emettere un comunicato stampa per smentire la notizia che si diffuse come un lampo! L’ospedale infatti precisò di non aver mai avuto personale femminile addetto a tali funzioni, che i donatori fanno da soli in una stanza riservata e che mai e poi mai all’interno dell’ospedale è stato permesso effettuare riprese di donatori o pazienti, per i comprensibili motivi di rispetto della privacy!
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