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EDIPO e la SFINGE - Quando indovinare era questione di vita o di morte

EDIPO e la SFINGE 29 Agosto 2024 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , ,

INDOVINA O MUORI!

 Edipo
Edipo e la Sfingeย di Gustave Moreau (Alamy/Ipa)ย 
Da Edipo a Temistocle e a Gesรน, spesso nellโ€™antichitร  la soluzione di un enigma era considerata la via per ottenere salvezza e gloria. Ma sbagliare era la fine. Vedi Omero.

La strada รจ quella che conduce a Tebe. Un giovane la sta percorrendo, cammina con difficoltร , come se avesse un piede malato.

Questo giovane si chiama Edipo e non sa che, proprio lungo quella strada, egli sta andando incontro al suo destino. Anzi, per metร  ci รจ giร  andato, perchรฉ, senza nulla sapere, nulla conoscere, ha da poco ucciso il proprio padre, Laio, il re di Tebe, marito di Giocasta, madre di Edipo.

Ma di fronte a lui, su quella strada, Edipo ha visto solo un arrogante, che gli ha chiesto il passo colpendolo con la frusta e addirittura gli ha schiacciato un piede con la ruota del carro su cui viaggiava.

Nรฉ Laio nรฉ Edipo, perรฒ, sapevano chi avevano, reciprocamente, di fronte. Il destino, oltre che spietato, รจ cieco. Laio non poteva sapere che quel giovanotto era in realtร  il figlio che, ancora in fasce, egli aveva rifiutato, ordinando che fosse esposto sul Monte Citerone.

E a cui, per essere ancor piรน certo della sua morte, aveva fatto forare i piedi con un ferro acuto. Ma il piccolo Edipo era sopravvissuto, anche se era rimasto zoppo.

Dunque il giovane Edipo, dopo aver ucciso (senza conoscerlo) il proprio padre,ย continua a camminare lungo la via di Tebe fin quando si imbatte in una scena dolorosa: donne che piangono, uomini disperati.

รˆ ormai giunto nei pressi della cittร .

ยซChe cosa succede?ยป chiede. ยซCome mai piangete? Perchรฉ tutta questa desolazione, questo sconforto?ยป.

Gli dicono che lรฌ nei pressi, sopra una roccia, cโ€™รจ la Sfinge, un mostro crudele, divoratore di uomini: propone un indovinello a tutti coloro che passano; chi sapesse risolverlo provocherebbe la morte della Sfinge, ma chi non ci riesce viene divorato dal mostro. Finora tutti sono stati divorati, lโ€™enigma rimane insoluto.

A Edipo viene data anche unโ€™aggiunta di informazione: chiunque libererร  Tebe dal flagello e dalla rovina della Sfinge diventerร  re, perchรฉ sposerร  la regina. Che nel frattempo รจ rimasta vedova.

A provocare la vedovanza di Giocasta in realtร  รจ stato proprio Edipo, come abbiamo visto, ma lui รจ ben lontano dal saperlo. Edipo si avvicina alla roccia e vede il mostro: ha volto di donna, molto seducente, corpo di leone e ali di uccello cangianti, di un colore indefinibile. Canta.

La Sfinge รจ sempre rappresentata come colei che ยซcantaยป questo indovinello,ย un indovinello poetico, musicale. Eccone le parole:

Sulla terra cโ€™รจ un essere che ha due piedi, e quattro, e tre, / e possiede una sola voce. Di tutti gli esseri che si muovono sulla terra / volano nel cielo e nuotano nel mare, รจ il solo che muta il suo aspetto. / Ma quando, per affrettare la marcia, cammina con piรน piedi /allora la forza delle sue membra รจ piรน scarsa.

Edipo riflette, osserva con attenzione la Sfinge โ€“ abbiamo diverse rappresentazioni vascolari antiche, ma anche pitture moderne che raffigurano questo momento cruciale della storia: Edipo che sta lรฌ, con la mano sotto il mento, nel gesto di chi pensa mentre contempla il mostro appollaiato sulla roccia di fronte a lui โ€“ e finalmente risponde: ยซLโ€™uomoยป.

In effetti lโ€™uomo da bambinoย cammina con quattro piedi perchรฉ va a quattro gambe, quando รจ adulto cammina con due e quando usa il bastone per camminare meglio, vuol dire che รจ vecchio e quindi ha meno forza.

E comunque ha sempre una sola voce, anche quando cambia aspetto. Dunque, lโ€™uomo. A questo punto la Sfinge caccia un urlo selvaggio, si lancia giรน dalla roccia su cui stava appollaiata e muore.

Edipo, il saggio, ha risolto lโ€™enigma della Sfinge, un indovinello che verteva sui ยซpiediยป e sulle ยซgambeยป. Puรฒ anche darsi che il nostro eroe avesse capito il senso profondo dellโ€™indovinello per una ragione, diciamo, di esperienza personale.

Con i piedi e con le gambe, infatti, egli aveva sempre avuto problemi,ย fin da quando suo padre Laio gli aveva fatto trapassare i piedi con uno spiedo, ovvero, molti anni dopo, gli aveva schiacciato il piede sotto la ruota del proprio carro.

Si diceva anzi che Edipo avesse preso nome proprio dallโ€™avere avuto un piede ferito, anzi, dallโ€™avere il ยซpiede gonfioยป: infatti in greco Oidรญpous significa, esattamente, ยซdal piede gonfioยป,ย oid-ย indica il gonfiore eย -pousย il piede.

Solo che una radice come oid- puรฒ rimandare anche al ยซsapereยป, perchรฉ il verbo oรญda significa per lโ€™appunto ยซio soยป. Insomma, รจ come se ci fosse un gioco di parole fra ยซcolui che ha il piede gonfioยป e colui che ยซsa relativamente al piedeยป.

In qualche modo il nome di Edipo conteneva giร  la vicenda dellโ€™enigma e la sua risoluzione; il racconto mitico, attraverso lโ€™intreccio delle sue connessioni simboliche, riesce ad anticipare in pochi tratti lโ€™intero sviluppo della vicenda.

Sta qui il fascino del mito, la sua ricchezza e la sua complessitร : mentre enuncia nomi, racconta storie, il mito anticipa anche quel che avverrร , ricorda ciรฒ che รจ giร  avvenuto.

Questo episodio del mito di Edipoย non costituisce solo unโ€™affascinante invenzione narrativa.

La storia di Edipo, dellโ€™indovinello e della Sfinge ci restituisce infatti un frammento di cultura greca arcaica; apre per noi una piccola finestra sul modo in cui gli antichi pensavano la saggezza, lโ€™intelligenza e soprattutto la comunicazione delle veritร  che contano.

Nel mondo greco, soprattutto arcaico,ย gli enigmi hanno infatti un significato molto superiore a quello che normalmente si pensa.

Per noi un enigma รจ, al massimo, un gioco di parole, parente della sciarada, del cruciverba, dei rebus. Nella cultura greca arcaica, invece, lโ€™enigma era qualcosa di piรน, perchรฉ aveva un valore sapienziale.

Chi riusciva a risolvere un enigma era anche un grande saggio, perchรฉ la cultura, o meglio ancora i suoi principi piรน importanti, venivano comunicati in modo enigmatico, ossia in una forma non immediatamente comprensibile.

Questo accresceva il valore della comunicazione, la rendeva piรน preziosa, riservata solo agli eletti.

Come scriveva Giorgio Colli, un grande studioso della filosofia greca,ย la sapienza si manifestava allora come una sorta di ยซsfidaยป da parte del dio: ciรฒ che Apollo suggerisce non รจ conoscenza luminosa, ma un tenebroso intreccio di parole.

La sapienza si nasconde lร  dentro, e lโ€™uomo deve districare questo groviglio, a volte a costo della sua stessa vita. Come nel caso della Sfinge e di coloro che affrontano lโ€™indovinello da lei proposto.

Lo stretto rapporto tra lโ€™enigma e la morte รจ presente anche in altri miti, altri racconti, che rimandano alle origini della cultura greca.

Si raccontava per esempio che una volta si fossero ยซscontratiยป fra loro, รจ il caso di dirlo, due celebri indovini,ย Mopso e Calcante.

Calcante sfida Mopso a una competizione di questo tipo: ยซSono stupefatto nel mio cuoreยป dice allโ€™avversario, indicando un albero di fico, ยซper il gran numero di frutti che porta quel fico selvatico pur essendo cosรฌ piccolo; vuoi dirmi il numero dei fichi?ยป.

E Mopso risponde:

ยซSono diecimila di numero, la loro misura รจ un medimno, ma uno di questi รจ di troppo e non rientra nella misuraยป.

Che incredibile precisione! Soprattutto a colpo dโ€™occhio. La risposta risultรฒ vera, e, dicono, a quel punto un sonno di morte cadde su Calcante. Aveva perso la sfida della sapienza.

Ma lo stesso Omero โ€“ il grande poeta, il sommo saggio โ€“ย si diceva che fosse morto per la disperazione di non essere riuscito a risolvere un indovinello. Si raccontava infatti che il poeta, ormai vecchio, fosse giunto un giorno nellโ€™isola di Ios e si fosse seduto sulla riva del mare.

Vide dei ragazzi che tornavano dalla pesca e chiese loro cosa avessero preso. Quelli risposero cosรฌ:

ยซQuanto prendemmo, lasciammo; quanto non prendemmo, portiamoยป.

Che cosa avevano voluto dire quei ragazzi? Qual era la soluzione di quellโ€™enigma?

Parlavano di pidocchi: quelli che erano riusciti a ยซpescarsiยป addosso, li avevano gettati via; quelli che non erano riusciti a catturare, li avevano ancora su di sรฉ.

Un indovinello molto astuto, non cโ€™รจ che dire. Omero non riuscรฌ a risolverlo, e anche lui morรฌ di dolore.

Edipo invece era riuscito a sciogliere lโ€™enigma della Sfinge, per questo si guadagnรฒ addirittura il soprannome di sophรณs, colui che sa, il saggio.

Come dicevamo, enigma e saggezza si identificano.

E gli oracoli, allora? Anche gli oracoli sono discorsi formulati in modo enigmatico,ย anchโ€™essi sono sfide rivolte agli uomini che, spesso, mettono in palio una posta altissima: chi sa interpretare lโ€™enigmatico responso divino, infatti, potrร  addirittura salvare la vita sua e quella dei suoi concittadini โ€“ come Temistocle, che comprese cosa si nascondeva dietro lโ€™oscura espressione della Pizia, secondo cui gli Ateniesi avrebbero dovuto difendersi dallโ€™attacco dei Persiani proteggendosi dietro delle ยซmura di legnoยป.

Voleva dire che avrebbero dovuto combattere non per terra, proteggendosi dietro le mura della cittร , ma per mare, sulle loro navi ยซdi legnoยป.

Chi invece non รจ capace di comprendere il senso che si nasconde dietro le oscure parole del dio, puรฒ condannare alla rovina se stesso e il suo popolo.

Cosรฌ accadde per esempio a Creso, re di Lidia, il quale non comprese che il ยซmuloยป โ€“ destinato secondo lโ€™oracolo a diventare re dei Medi โ€“ non era un animale ma Ciro, il persiano, figlio di madre nobile e di padre di oscura discendenza: un bastardo, come il mulo.

Il discorso enigmatico, insomma, nellโ€™antichitร  costituisce spessoย la forma della comunicazione importante, vitale.

Del resto anche Gesรน, nel Vangelo, quando recita le sue parabole non fa altro che formulare enigmi.

Per descrivere la parola di Dio, per esempio, e parlare del modo in cui essa viene accolta dagli uomini, non si limita a dire ยซmolti non la comprendono, o non vogliono capirla, altri la comprendonoยป.

Al contrario, Gesรน racconta una parabola, in cui si narra di un seminatore che un giorno uscรฌ a seminare: parte del seme cadde lungo la strada, per cui fu divorato dagli uccelli, altro seme andรฒ sulla roccia, per cui fu bruciato dal sole, altro finรฌ fra le spine, che soffocarono la pianta, altro seme ancora cadde sulla buona terra e germinรฒ.

Questa parabola รจ costruita alla maniera di un enigma,ย per comprenderne il significato bisogna aguzzare lโ€™ingegno, proprio alla maniera di Edipo di fronte alla Sfinge o di Omero di fronte ai ragazzi di Ios. Tanto รจ vero che i discepoli di Gesรน non riescono a capire che cosa significhino le parole del maestro: ยซMa come, non capite il significato di questa parabola?ยป li rimprovera Gesรน.

ยซE come farete a capire tutte le altre? Il seminatore semina la parola. Alcuni stanno lungo la strada dove la parola viene seminata: quando si mettono in ascolto, subito arriva Satana e porta via la parola seminata in loro…ยป.

I discepoli erano ยซduri di menteยป, come spesso li chiama Gesรน, non capivano gli enigmi.

Ma si trattava di veritร  troppo grandi, troppo profonde perchรฉ potessero essere espresse in modo diverso e piรน semplice. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

(Fonte bit.ly/3jbxSIK)

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