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I GIGANTI DI VINADIO: Battista e Paolo Ugo, dalle Alpi al Circo Barnum

I GIGANTI DI VINADIO: Battista e Paolo Ugo, dalle Alpi al Circo Barnum 7 Giugno 2021 – Posted in: Biografie, Lo Sapevi che – Tags:

Nel 1932 uscรฌ nelle sale cinematografiche americane Freaks, diretto dal regista Tod Browning. Nonostante oggi sia ritenuto un cult movie, questo film non ebbe vita facile agli inizi. Venne criticato, tagliato e censurato.

Germania e Regno Unito vietarono la proiezione, in Italia arrivรฒ soltanto negli anni Ottanta. E, per non farsi mancare nulla, fu anche etichettato come film maledetto. Ma di che cosa tratta la pellicola?
Freak รจ un termine inglese che significa โ€œcapriccio, mostro, scherzo della naturaโ€. In questo modo piuttosto crudo venivano chiamate un tempo le persone che presentavano deformitร , disabilitร  o particolari caratteristiche fisiche o estetiche: nani, obesi, donne barbute, albini, gemelli siamesi e chi piรน ne ha piรน ne metta. Tutti coloro che erano percepiti come โ€œdiversiโ€ dalla moltitudine venivano definiti freak. Spesso i freak finivano a lavorare nei circhi, dove la morbosa curiositร  dei โ€œnormaliโ€ nei loro confronti poteva essere soddisfatta. Il film di Tod Browing narra proprio di questo mondo, delle relazioni dโ€™amicizia e di amore che si instaurano tra i bizzarri artisti di un circo. ร‰ un film allegorico, che invita a riflettere sul concetto di mostruositร  e su come questa si celi spesso sotto le sembianze piรน comuni anzichรฉ sotto quelle che a prima vista risultano inquietanti.
Il Piemonte ha avuto la sua coppia di famosi freak. Si chiamavano Battista e Paolo Antonio Ugo.
La loro storia, che sembra quasi una fiaba dei fratelli Grimm, si svolse durante la Belle ร‰poque, a cavallo tra Ottocento e Novecento, ed ebbe inizio nella tranquillitร  delle montagne della Valle Stura di Demonte per terminare nella frenesia di Francia e Stati Uniti.
Battista e Paolo erano nativi di Vinadio, paesino famoso per il forte albertino e le terme. Battista vide la luce il 21 giugno 1876, Paolo il 28 giugno 1887. Il padre Antonio e la madre, Maria Teresa Chiardola, erano gente umile e operosa che doveva crescere sette figli.
La particolaritร  di Battista e Paolo era evidente: erano due giganti. Battista era alto 265 centimetri e pesava oltre 200 chili, Paolo era piรน basso di poco. Mangiavano mezza dozzina di uova alla volta e bevevano in boccali da mezzo litro. Anche vestirli era unโ€™impresa, perchรฉ avevano bisogno di abiti e scarpe fatti su misura. I due fratelli si prodigavano per contribuire al sostentamento della famiglia lavorando come contadini, pastori e taglialegna a seconda delle stagioni.
Tutta la valle parlava della stazza e della forza fisica dei fratelli Ugo. Si raccontava che Battista, quando andava alle elementari, fosse cosรฌ imponente da non essere in grado di sedersi nei banchi come gli altri suoi compagni e che dovesse perciรฒ usare il tronco adattato di un castagno. Da ragazzo poteva portare da solo sulle sue spalle un carro pesante 400 chili e passeggiando sotto i portici di Cuneo era costretto a camminare curvo per non battere la testa. I compaesani restavano a bocca aperta quando si accendeva un sigaro sfregando il fiammifero sui balconi posti a tre metri da terra.
Invece le fattezze da corazziere di Paolo mandarono in visibilio il medico della leva che esclamรฒ visitandolo:โ€œSarebbe una bella guardia al Palazzo Reale di Roma!โ€. Ironia della sorte, il fratello Giuseppe fu riformato per insufficienza di statura. Era alto soltanto un metro e cinquanta e i tempi del re Sciaboletta (Vittorio Emanuele III) erano ancora lontani!
Fu nellโ€™autunno del 1891 che la vita dei colossi piemontesi subรฌ una svolta. Battista fu mandato dal padre oltre le Alpi, in Francia, per lavorare come boscaiolo a Barcellonette. Lรฌ venne notato dal proprietario di un circo itinerante che gli propose di unirsi al carrozzone prospettandogli guadagni e notorietร . Battista accettรฒ. Il suo nome e le sue origini furono francesizzati: diventรฒ Baptiste Hugo, nativo di Saint-Martin-Vรฉsubie, piccolo centro delle Alpi Marittime. Ebbe cosรฌ iniziรฒ la sua vita di fenomeno da baraccone in giro per la Francia.
Il pubblico accorreva a frotte per vederlo, tanto che furono stampate numerose cartoline ricordo che lo rappresentavano nelle situazioni piรน disparate. Per pochi centesimi le persone potevano portarsi a casa lโ€™immagine di questa creatura incredibile. Ogni tanto Battista ritornava a casa ed era una festa. Un calzolaio di Cuneo gli chiese uno dei suoi stivali, con suola di 42ร—17 centimetri, da esporre nella vetrina della sua bottega. Alcuni suoi famigliari, fieri di questo parente cosรฌ strano da essere addirittura diventato famoso, aprirono a Pratolungo la Trattoria del Gigante, di cui oggi rimane soltanto lโ€™insegna sbiadita dal tempo.
Nel 1905 Paolo decise di unirsi a Battista nella vita circense. Insieme i due fratelli, ribattezzati Gรฉants des Alpes, Giganti delle Alpi, furoreggiarono in Europa riempiendo le piazze delle cittร  e i salotti delle ricche famiglie che vedevano in loro niente piรน che un divertissement fuori dallโ€™ordinario. Ma furono soprattutto le tasche degli impresari che si riempirono di denaro: a Battista e Paolo restava poco di quei grandi guadagni. Nonostante ciรฒ, i fratelli Ugo potevano comunque spedire soldi alla famiglia, avere bei vestiti e orologi al polso grossi come sveglie da comodino. Comprarono anche una casa a Maisons-Alfort, paese distante meno di dieci chilometri dalla sfavillante Parigi. Spesero tutti i loro risparmi per adattare questo nido alle loro esigenze, ma ai due ex montanari pareva lo stesso di vivere in un sogno.
sogno si interruppe il 15 febbraio 1914, quando Paolo morรฌ a soli 26 anni dopo una breve malattia. Battista organizzรฒ il funerale e una fotografia apparsa su un quotidiano francese lo raffigura mentre segue mesto la carrozza funebre che trasportava lโ€™enorme feretro. Paolo fu sepolto nel cimitero di Maisons-Alfort, in una tomba speciale di due metri e mezzo per cui Battista dovette pagare un sovraprezzo (le tombe ordinarie erano di due metri) e che oggi non esiste piรน. Scaduta la concessione, le spoglie di Paolo sono state trasferite nellโ€™ossario generale.
A 38 anni Battista, con il morale a pezzi ma con un nuovo contratto in tasca, andรฒ in America per entrare a far parte nientemeno che del Circo Barnum&Bailey di New York, celebre per i suoi spettacoli di โ€œcuriositร  umaneโ€ โ€“ la definizione che Barnum prediligeva per descrivere le attrazioni del suo circo. A loro volta le โ€œcuriositร  umaneโ€, ritenendo il termine freak altamente offensivo, si autodefinivano โ€œprodigiโ€, come se il modo di chiamarli potesse restituire loro un poโ€™ della dignitร  sottratta dalla quotidiana e degradante esposizione per il divertimento di un pubblico pagante. Battista riprese questa vita, ma costretto a indossare costumi alla Tarzan, che non riusciva a digerire perchรฉ lo facevano sentire troppo ridicolo, lontano dalla sua terra e dai suoi affetti, cominciรฒ a lasciarsi andare.
Morรฌ il 23 aprile 1916 allโ€™ospedale Willard Parker di Manhattan. Il giorno successivo apparve la notizia sul New York Times: vi si affermava che il gigante era morto di nostalgia per la sua assolata Italia. Ancora oggi il cimitero di Green-Wood a Brooklyn custodisce la sua tomba, anche se per molto tempo si credette che il corpo fosse stato trafugato dai nativi indiani, suoi amici e compagni di disavventure sotto il tendone, per seppellirlo nelle loro terre.
Cosa resta oggi dei fratelli Ugo, i due Giganti delle Alpi?
Dal 2012 nei pressi del forte di Vinadio il visitatore รจ accolto da due sculture colorate, una rosa shocking e lโ€™altra verde mela, omaggio a Battista e Paolo. Sono i Giants, due installazioni contemporanee in acciaio e fibra di vetro opera dellโ€™artista scozzese David March. La storia di Battista e Paolo รจ stata narrata da scrittori come Alberto Revelli, Nico Orengo, Adriano Restifo, Paolo Balmas.
Ma soprattutto rimangono i ricordi affettuosi dei valligiani, tramandati di generazione in generazione, e le fotografie dโ€™epoca che ritraggono i due fratelli vestiti con eleganza e circondati da amici, ammiratori e colleghi. I loro occhi sono lo specchio della loro indole semplice e genuina, a dispetto di tutte le difficoltร  e le malinconie di una vita da freak.

(Fonte bit.ly/3z9s2yH)

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