KEFIR 8 Ottobre 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #curiosità, #curiosity, bevanda, fenomenologia del kefir, kefir, lo sapevi che
Una bevanda ricca di fermenti lattici
Storia
Descrizione
Preparazione
La preparazione del kefir necessita dell’inoculazione del latte con i fermenti omonimi, un’associazione di batteri e di lieviti residenti in strutture costituite da un polisaccaride, il kefiran, prodotto dai batteri stessi.
I microorganismi si moltiplicheranno nel latte portando a compimento il processo fermentativo.
Nella fermentazione intervengono diverse specie di lieviti e di fermenti lattici.
Si tratta di una fermentazione prevalentemente lattica, ma in parte anche alcolica(presenza di lieviti che trasformano lo zucchero in alcool e in anidride carbonica).
Nella preparazione domestica tradizionale i granuli vengono recuperati e riutilizzati per le successive fermentazioni.
Si aggiungono i fermenti al latte (deve essere freddo o a temperatura ambiente, comunque non eccessivamente caldo) e si lascia fermentare da 24 a 48 ore a circa 20 °C mescolandolo di tanto in tanto (si può usare il latte fresco pastorizzato o il latte a lunga conservazione).
Il kefir ottenuto nella produzione domestica può avere una leggera gradazione alcolica (fino a 1 grado) mentre alcuni prodotti industriali non presentano questa caratteristica grazie a specifici metodi produttivi.
Se non viene consumato subito, il kefir deve essere messo in frigorifero, dove si conserva senza problemi per oltre una settimana: nel caso si lasci fermentare oltre diventa troppo acido e prende un gusto piccante.
Benefici per la salute
Il kefir manifesta numerose qualità, grazie all’attività dei batteri probiotici:
- Contribuisce a promuovere la formazione di anticorpi.
- Riequilibra il microbiota.
- Può essere consumato dalle persone intolleranti al lattosio in quanto il kefiran, cibandosene, ne riduce di molto il contenuto.
(Fonte Wikipedia)