Le Figure del Presepe – La Lavandaia 13 Dicembre 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #curiosity, #presepe #presepio #curiosità #curiosity #losapeviche #pastore #figura #fenomenologiadellalingua #fenomenologia #fenomenologiadelpresepe #lavandaia, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, common saying, curiosité, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, quiz di matematica, riddles quiz, saviez-vous que, Sprache, the laundress, trucchi di matematica, words, Wörter, wusstest du das
La lavandaia
“L’unica malattia che potei concludere di non avere era il ginocchio della lavandaia.” (Tre uomini in barca)
Questo è il mese della magia del Natale, a dicembre si fa l’albero e il presepe, si scartano i regali e si cerca di stare in famiglia per godersi qualcosa di unico e magico.
Noi vogliamo far parte di questa festa insieme a voi parlandovi ogni giorno di una figura unica dell’antica tradizione del presepe, questa tradizione è così antica da avere elementi codificati e ben precisi che se scoperti portano davvero tanta curiosità e allegria.
Il viaggio intrapreso insieme oggi lo portiamo avanti parlando della lavandaia un personaggio che ha un ruolo specifico e davvero importante nella tradizione italiana del presepe.
La sua nascita e il suo significato nascondono antichissimi misteri che scopriremo insieme, prima però una piccola e curiosissima spiegazione sul presepio.
Il presepe
Il termine presepe deriva dal latino antico praesepe e praesepium che tradotti in italiano indicano la mangiatoia e gli animali tipici del momento in cui nacque Gesù. Il presepe, infatti, nasce come tradizione proprio per rappresentare in modo fedele e codificato il momento in cui nacque Gesù messo al mondo dalla Madonna.
Questa tradizione diffusasi in tutto il mondo nasce in Italia nel 1233 ad opera di San Francesco d’Assisi che fu il primo a mettere in scena la natività. Oggi il presepe è una tradizione popolare composta da tantissime cose sia da cristianesimo che dai miti e le leggende e contiene un pizzico di folklore in grado di dare risalto a questo affascinante sistema.
In Italia tra i presepi più famosi abbiamo proprio quello napoletano e sappiamo che ogni statuina viene preparata e studiata in maniera attenda per adattarsi alla tradizione ma anche per rappresentare alla perfezione il significato codificato al suo interno. Vediamo, oggi, la lavandaia e scopriamo le curiosità che legano questa statuina alla nostra tradizione.
“Giuseppe, col bambino ancora in collo, era rimasto intontito, non comprendendo; ma sua moglie, la moglie di Baldassarre, la lavandaia, una quantità d’altri servi già circondavano la carrozzella, si segnavano udendo il cocchiere narrare, interrottamente” (Federico de Roberto)
Chi è la lavandaia?
La lavandaia è una figura importantissima del nostro sistema, viene rappresentata in ginocchio vicino ai panni da lavare oppure china sul mastello mentre sciacqua i panni. Posizionata sempre lungo il fiume, più vicina alla grotta dove nacque Cristo.
La figura è davvero interessante e importante per la nostra tradizione perché si lega direttamente alla famiglia sacra composta da Gesù stesso, da Giuseppe e dalla Madonna, la lavandaia è infatti posta come testimone della nascita del bambino!
La lavandaia o le lavandaie poste all’interno dell’ecosistema del presepe rappresentano non solo la testimonianza terrena della nascita del Salvatore ma sono legate anche alla verginità di Maria.
Nella tradizione e nel racconto allegorico dopo aver lavato il bambinello stendono i tessuti e le coperte usate per il parto che sono usati ma perfettamente lindi a simboleggiare il candore e la purezza della verginità di Maria.
Nel presepe italiano e specialmente in quello napoletano questa figura è davvero importante perché rappresenta le levatrici che assistettero alla nascita miracolosa di Gesù e della purezza di Maria. Come nella trinità sono legate anche alle figure del cacciatore che rappresenta la morte e insieme l’ascesa al cielo e al pescatore che rappresenta la vita e insieme l’inferno.
“Integro sii, fratello, e di nessuno| nessun timore avrai,| ché sol le vesti lorde|battono sulla pietra i lavandai.” (Il libro Il roseto)
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