Le Tasse più Assurde del Mondo 26 Marzo 2024 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #aneddotistorici, #attualità, #cambiamentoclimatico, #conoscenza, #corriere, #CulturaPopolare., #curiosità, #dirittofiscale, #economia, #fenomenologiadellalingua, #ilsole24ore, #imposte, #informazione, #italia, #mondo, #nationalgeographic, #politichesociali, #società, #storia, #storiadelleimposte, #storiaeconomica, #tassabarba, #tassabestiame, #tassacerali, #tassacinese, #tassamulakkaram, #tassasale, #tassasapone, #tassasullolio, #tassasullostatocivile, #tassasullurina, #tassazioneinternazionale, #tasse, #tassebizzarre, #tasseinghilterra, #tasseoggi, #tassepassato, #tasseusa, #諷刺, cultura, focus, repubblica
Le tasse più assurde del mondo: uno sguardo nel passato e uno ad oggi
“Non è la quantità di tasse che ci preoccupa, è la quantità di denaro che ci lascia.” (cit. Will Rogers)
La storia delle imposte rivela una serie di pratiche curiose e talvolta bizzarre che sono state implementate nel corso dei secoli, molte delle quali hanno influenzato lo stile di vita delle persone.
Scopriamo le più curiose facendo un tuffo nel passato per non smettere mai di stupirci.
Nell’antica Roma, ad esempio, l’urina era considerata una risorsa preziosa e veniva effettivamente tassata. I romani la utilizzavano per una serie di scopi, tra cui l’abbronzatura, la pulizia della lana e persino lo sbiancamento dei denti. Questa tassa sottolinea quanto le autorità romane fossero determinate a regolamentare e trarre profitto da tutte le risorse disponibili.
Allo stesso modo, nell’antico Egitto, l’olio da cucina era soggetto a tassazione. La produzione di olio era monopolizzata dai faraoni, che vietavano severamente il riciclaggio dell’olio per garantire che la popolazione dovesse acquistarne di nuovo, garantendo così entrate fiscali costanti per il loro regno.
Nel corso della storia, alcune tasse sono state introdotte non solo per motivi finanziari, ma anche per influenzare i comportamenti sociali e culturali.
Ad esempio, nel 1698, Pietro il Grande in Russia impose una tassa sulla barba per incoraggiare la rasatura e promuovere uno stile occidentale più moderno. Coloro che rifiutavano di pagare la tassa rischiavano di essere rasati dalla polizia, mentre coloro che pagavano ricevevano un gettone di rame come prova di conformità.
In Inghilterra, durante il XVIII secolo, la tassa sul sapone trasformò questo elemento essenziale in un lusso accessibile solo alle classi più agiate. Questa tassa, introdotta nel 1712, durò ben 141 anni, dimostrando la sua efficacia nel generare entrate per il governo inglese.
La storia delle imposte include anche episodi più insoliti, come la tassa francese sul sale, nota come gabella, che contribuì a suscitare malcontento tra la popolazione e, secondo alcuni storici, giocò un ruolo nella Rivoluzione francese. Le tasse più assurde della storia però non finiscono qui, alcune di esse erano mirate direttamente a influenzare lo stato civile delle persone.
Ad esempio, Augusto, imperatore dell’antica Roma, tassava gli uomini non sposati di età superiore ai 38 anni, incoraggiando così il matrimonio e la famiglia. Una politica simile fu adottata anche in Inghilterra nel 1695, quando il parlamento tassò gli scapoli sopra i 25 anni e i vedovi senza figli.
Tuttavia, non tutte le tasse erano mirate agli individui. Ad esempio, nel 1885, il Canada introdusse una tassa di soggiorno cinese, mirata a scoraggiare l’immigrazione dalla Cina. Questa politica discriminatoria dimostra come le imposte possano essere utilizzate anche per influenzare i flussi migratori e la composizione demografica di una nazione.
“Nessuno vuole pagare le tasse, ma tutti vogliono i servizi che forniscono le tasse.” (cit. Oliver Wendell Holmes Jr.)
Anche se oggi ci lamentiamo delle tasse e non ne capiamo molte volte il senso logico ne sono esistite diverse che non solo erano assurde ma che hanno davvero fatto male all’economia di un Paese e alla salute dei suoi abitanti, per esempio, in Inghilterra:
- Nel XVIII secolo, è stata introdotta una tassa insolita attraverso il Duties on Clocks and Watches Act del 1797. Questa legge richiedeva il pagamento di una tassa sul possesso di orologi, con i rivenditori tenuti a versare una quota annuale. Tuttavia, l’impatto negativo di questa tassa fu così significativo che venne abrogata già nel 1798. Nello stesso secolo vigena anche la tassa sulla carta da parati stampata; il modo per aggirare la tassa era utilizzare carta da parati semplice e successivamente farla stampare a mano. Questa tassa fu abolita nel 1836.
- Nel campo della produzione di candele, i produttori britannici si trovarono soggetti a una nuova tassa nel 1709, che vietava inoltre ai cittadini comuni di produrle in casa. Questa tassa fu revocata solo nel 1831.
- Nel 1784, fu introdotta una tassa sui cappelli da uomo, il cui importo variava in base al tipo e al valore del cappello.
- Dal 1784 al 1850, fu introdotta una tassa sui mattoni che portò al fallimento di molte aziende e favorì l’uso del legno come alternativa.
- Nel XVII secolo, fu introdotta una tassa sulle finestre portò i proprietari di case meno abbienti a murare le finestre per evitare di pagarla, con conseguenze negative sulla salute pubblica. Questa tassa fu abolita solo nel 1851.
Continuiamo con le tassazioni più strane del mondo con uno sguardo più preciso agli USA. A New York, l’acquisto di un bagel preparato nel negozio comporta l’applicazione di una tassa. Questa pratica fiscale incide sul consumo di alimenti preparati e si basa sul principio dell’imposta sul valore aggiunto. Negli Stati Uniti, nello specifico nello stato dell’Illinois, i criteri utilizzati per definire le caramelle e determinare le relative tasse si basano sulla presenza di ingredienti come la farina.
“Le tasse sono come la morte: non puoi sfuggirvi.” (cit. Michael Bloomberg)
Se il prodotto contiene farina, viene considerato un normale alimento e tassato a una percentuale inferiore rispetto alle caramelle tradizionali. Infine, arriviamo all’Alabama che introdusse nel 1935 una tassa del 10% sui mazzi di carte da gioco, una pratica che rimase in vigore fino al 2015. Questa imposta rappresentava un modo per generare entrate fiscali attraverso l’imposizione su beni di consumo popolari.
Andando oltreoceano, nel Regno di Travancore, nel Kerala (India) del XIX secolo, le donne di caste inferiori erano soggette alla Mulakkaram, una tassa sul seno, se coprivano questa parte del corpo. Questa tassa discriminante rifletteva le restrizioni sociali e culturali dell’epoca.
Finiamo questo excursus con alcune tasse moderne, così da mettere in luce come non vi sia mai fine all’inventiva umana, anche nella tassazione:
- In Canada, i produttori di cereali ottengono agevolazioni fiscali se includono giocattoli nei loro cereali, una politica che incentiva la produzione e la vendita di prodotti alimentari per bambini.
- A livello internazionale, l’Unione Europea e molti paesi stanno tassando il bestiame per limitare le emissioni di gas serra, con la Danimarca che applica una delle tasse più elevate, fino a 110 dollari per mucca.
“Le tasse sono l’arte di svuotare il secchio senza fare rumore.” (cit. Jean-Baptiste Colbert)
Altre tasse assurde del mondo:
- Tassa sui pollici: Antica tassa imposta in Inghilterra sulla lunghezza dei pollici dei cittadini.
- Tassa sulle finestre: Introdotta in Inghilterra nel XVII secolo, tassava il numero di finestre nelle case.
- Tassa sui barboni: Imposta in Russia nel XVIII secolo per disincentivare la barba lunga.
- Tassa sui petti: Antica tassa romana che tassava le prostitute in base alla bellezza del loro seno.
- Tassa sui vizi: Imposta in alcune zone d’Italia nel Medioevo su beni considerati vizi come il vino e il tabacco.
- Tassa sui bagni: Introdotta in alcune città del Giappone nel XX secolo per disincentivare l’uso eccessivo di acqua.
- Tassa sulle biciclette: Presente in alcuni paesi europei, come l’Olanda, per finanziare la manutenzione delle piste ciclabili.
- Tassa sui social media: Introdotta in alcuni paesi, come l’Ungheria, per tassare le aziende di social media.
- Tassa sulle emissioni di gas serra: Imposta in alcuni paesi per disincentivare l’inquinamento atmosferico.
- Tassa sulle transazioni finanziarie: Proposta da alcuni economisti per disincentivare la speculazione finanziaria.
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