MUSICA TRAP – UN GENERE MUSICALE MOLTO DISCUSSO 26 Ottobre 2021 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #curiosità, #curiosity, #fenomenologia, #fenomenologiadellalingua, #fenomenologiadellamusica, #generemusicale, #losapeviche, #musica, #musicatrap
Tutto quello che non sapevi sulla musica Trap
“E sei bella, te l’ho detto mille volte, non c’hai creduto mezza, l’unica droga a darmi dipendenza”. (Sfera Ebbasta, Bang bang)
Si è imposto nel panorama musicale italiano in maniera dirompente, questo nuovo genere musicale sottogenere dell’hip hop e derivato dal southern hip hop. La musica Trap è spesso associata agli anni ’10 del 2000 ma in realtà è più vicina a quelli ’90 quando negli Stati Uniti, e precisamente ad Atlanta, cominciarono a venire fuori sonorità che richiamavano un ambiente fatto di spaccio, violenza e criminalità.
Oggi chiunque può dirsi in grado di distinguere le sonorità tipiche della Trap, create solitamente con sintetizzatori e bass drum. Mentre per quanto riguarda i temi, è sicuramente un genere che ha fatto tanto discutere, soprattutto i giornali e gli opinionisti, in quanto strettamente legato al mondo delle tossicodipendenze e dell’alcool: la parola trapping significa appunto “spacciare” e le trap house che sono protagoniste di questi ambienti non sono altro che luoghi degradati e case abbandonate nei sobborghi.
In realtà, il genere Trap possiede immense possibilità. Al suo interno si possono trovare diverse ispirazioni e generi di provenienza: l’hip hop, primo tra tutti; la musica dub, che si riscontra nelle ripetizioni e nelle basse frequenze; qualche accenno di musica dance per il suono acuto dei sintetizzatori. Queste sonorità e tematiche a cui i giovani si stavano tanto appassionando furono i motivi per il quale divenne necessario da parte della comunità dare un nome a questo nuovo genere.
“Quando torno tardi tu sei la mia scusa, tu sei il mio rifugio se ‘sta porta è chiusa”. (Ghali, Habibi)
La Trap resta un genere ibrido che si modifica e si adatta attraverso le diverse epoche e i diversi paesi. Dall’America, in cui tutto è cominciato con l’album Trap Muzik del 2003 di T.I., artisti come Young Jeezy, Gucci Mane, e molti altri, hanno espresso un’appartenenza specifica influenzando artisti del calibro di Beyoncé e Lady Gaga che accolsero sonorità del genere. Anche in Germania e in Francia, la musica Trap ha avuto un discreto successo, mentre in Italia gli artisti hanno espresso le loro preferenze per il genere a partire dal 2011 con il brano Il ragazzo d’oro di Guè Pequeno. Il vero boom del genere inizia però con l’album XDVR del rapper milanese Sfera Ebbasta e del produttore Charlie Charles, uscito nel giugno 2015.
I testi sono cupi e minacciosi, le cui tematiche principali sono l’edonismo e il nichilismo, in un mix potente di malinconia e soddisfazione. Strade caotiche e violente, eccessi e piacere, storie di drammi e di rovina che proiettano una versione distorta del sogno americano. Lo spaccio di droga resta l’argomento cardine, e a volte rappresenta il passato di molti di questi artisti. Ma anche le donne, l’opulenza e le difficoltà dell’esistenza.
“Sognavo un futuro diverso da questo, sognavo diversi destini / Ma siamo affini a crimini infimi / Prima di vendere dischi in Fimi / Vendevamo chili, giri su giri / Come i ragazzi, come i ragazzi di Ciny”. (Sfera Ebbasta, Ciny)
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