Olly: “Balorda Nostalgia” conquista Sanremo 2025 17 Febbraio 2025 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #BalordaNostalgia, #CanzoneItaliana, #FestivalSanremo, #musicaitaliana, #NuovaMusica, #Olly, #OllyMusic, #PopItaliano, #Sanremo2025, #VincitoreSanremo
Balorda Nostalgia
Federico Olivieri, in arte Olly, si conferma come una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano con la sua vittoria al Festival di Sanremo 2025.
Nato a Genova nel 1997, l’artista ha costruito la sua carriera musicale mescolando sonorità pop contemporanee con una scrittura profondamente introspettiva.
“Balorda Nostalgia” rappresenta un capolavoro di storytelling musicale che esplora le sfumature più intime di un amore concluso.
Il testo si sviluppa come un flusso di coscienza, dove la quotidianità diventa protagonista attraverso immagini vivide: la signora al quarto piano che stende il bucato, il divano con il telecomando, i piatti apparecchiati per due.
La genialità compositiva di Olly si manifesta nella capacità di trasformare questi dettagli apparentemente banali in potenti metafore della mancanza.
Dal punto di vista musicologico, la struttura della canzone si caratterizza per un sapiente uso della ripetizione, in particolare nel verso “Vorrei”, che enfatizza il desiderio struggente del ritorno a un passato ormai irrecuperabile.
La melodia, che si sviluppa su un arrangiamento che mixa elementi pop e soul, crea un perfetto contrappunto emotivo al testo.
Il testo di Balorda nostalgia
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca,
Mentre stendeva il suo bucato
Io le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera…
Beh insomma
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Sì vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma chissà perché
Oh, sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita
Con Balorda nostalgia, in sintesi, Olly racconta di un amore finito, ma che ha lasciato il segno, ricordandone soprattutto la “banale” quotidianità.
«Ricostruisce la parte bella di una storia d’amore finita. Ne sento in qualche modo la mancanza, con la consapevolezza degli inevitabili aspetti negativi che hanno fatto finire la relazione.
Mi rimane una nostalgia molto forte», ha detto il cantautore.
La creazione di testo e musica non è stata semplice:
«Ci ho lavorato a lungo, volevo che fosse tutto perfetto: per me è fondamentale essere convinto di ogni dettaglio».
10 curiosità su Olly:
- Il suo primo approccio alla musica è stato attraverso il pianoforte, studiato fin dall’età di 6 anni
- Prima di dedicarsi alla musica, ha studiato ingegneria all’università di Genova
- Il nome d’arte Olly deriva da un soprannome datogli da bambino
- Ha scritto “Balorda Nostalgia” in una sola notte, durante un periodo di forte nostalgia
- È un grande appassionato di fotografia analogica e spesso scatta foto durante i suoi tour
- La sua prima esibizione pubblica è stata in un piccolo locale di Genova davanti a sole 15 persone
- Si è ispirato alla tradizione cantautorale genovese, in particolare a Fabrizio De André
- Collabora attivamente con diverse associazioni benefiche della sua città
- Ha un rituale scaramantico prima di ogni esibizione: indossa sempre un paio di calzini spaiati
- Il suo album di debutto è stato registrato interamente nel suo appartamento
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