Onna-Bugeisha – Le Invincibili Donne Samurai 4 Aprile 2024 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , ,

Le Leggendarie Onna-Bugeisha del Giappone

Nell’intricato tessuto della storia giapponese, avvolto tra le pieghe del tempo e della leggenda, si ergono figure di indomabile coraggio e rara bellezza: le Onna-Bugeisha, guerriere samurai al femminile, che hanno inciso il loro nome nell’epopea feudale del Sol Levante.
Un’onna-bugeisha ( lett. “Artista marziale femminile”) nella tradizione letteraria giapponese, era un tipo di donna guerriera appartenente alla nobiltà giapponese.
Molto prima dell’emergere della classe dei samurai e della loro fama, i combattenti giapponesi erano altamente addestrati a maneggiare spade e lance. Le donne impararono presto ad usare la naginata, il kaiken e l’arte della tantōjutsu in battaglia.
Una tale formazione assicurava la protezione per quelle comunità a cui mancavano combattenti maschili.
Molte di queste donne sono personaggi esistiti realmente che appaiono in opere letterarie dove vengono rappresentate mentre partecipano alle battaglie, comunemente accanto agli uomini samurai. In questi racconti sono considerate membre della classe dei bushi nel Giappone feudale e vengono addestrate all’uso delle armi per proteggere la loro casa, la famiglia e l’onore in tempo di guerra.
Queste donne eccezionali, ben lontane dall’essere semplici comparse nella narrazione dominata da uomini, rivaleggiavano in abilità e ferocia con i loro controparti maschili, dimostrando che il valore e l’onore non conoscono genere.
In un’epoca in cui il Giappone era diviso da incessanti guerre e conflitti dinastici, le Onna-Bugeisha emersero appunto dalla casta dei bushi, i nobili guerrieri, imparando l’arte del combattimento per proteggere ciò che più amavano.
Dotate di un coraggio sfrenato, queste donne si addestravano nell’uso di armi tradizionalmente associate ai samurai, come la katana, ma trovavano nella naginata, con la sua lama curva su un lungo bastone, e nell’arco lungo, strumenti più adatti alla loro fisicità.
Non mancava mai al loro fianco il kaiken, un pugnale letale nel combattimento corpo a corpo.
Una figura risplende con luce propria in questa saga: l’Imperatrice Jingu, venerata come la più leggendaria delle Onna-Bugeisha.
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La leggenda narra che ella prese le redini dell’esercito e del governo dopo la morte del marito, intraprendendo una campagna militare che l’avrebbe portata fino alle coste della Corea.
Sebbene la sua esistenza oscilli tra storia e mito, Jingu incarna l’ideale di forza e indipendenza femminile, celebrata nei secoli attraverso narrazioni, opere d’arte e persino sulla moneta nazionale.
Non meno affascinante è la storia di Tomoe Gozen, guerriera di straordinaria abilità, il cui nome è inciso nelle pagine del “Heike Monogatari”, un poema epico che racconta le vicende della guerra Genpei.
La donna guerriera Tomoe Gozen - K-ble Jungle
La sua figura, amazzone formidabile nell’uso della naginata e dell’arco, è diventata emblematica dell’eroismo femminile in un periodo dominato da conflitti fratricidi tra i clan Minamoto e Taira.
Hojo Masako, un’altra illustre Onna-Bugeisha, attraversò il confine che separa il campo di battaglia dalle intricate trame del potere politico.
File:Hojo Masako (Takeda Katsuyori's wife).jpg - Wikipedia
La sua ascesa a moglie dello shogun testimonia la versatilità e la complessità dei ruoli che queste donne potevano assumere, ben oltre la mera partecipazione ai combattimenti.
Nel XVI secolo, la misteriosa Chiyome Mochizuki porta la figura della Onna-Bugeisha verso orizzonti nuovi, avvicinandosi più alla spia o alla ninja che alla guerriera tradizionale.
Untold Stories: Mochizuki Chiyome – Spitfire Athlete
Al servizio del daimyo Takeda Shingen, fondò una rete di kunoichi, donne addestrate nelle arti dell’inganno e dell’assassinio, spesso reclutate tra i margini della società.
Infine, Nakano Takeko simboleggia l’ultimo respiro eroico delle Onna-Bugeisha, guidando un reggimento femminile nella guerra di Boshin.
Nakano Takeko, l'indomito coraggio di una samurai - Tanuki Express
La sua morte in battaglia, scegliendo l’onore della lotta piuttosto che la disfatta, segna un capitolo finale e commovente nell’epica delle guerriere samurai.
Nonostante il periodo Edo abbia segnato il declino delle Onna-Bugeisha, relegandole nelle pieghe dell’oblio storico a favore di un ruolo più convenzionalmente femminile, recenti scoperte archeologiche hanno riportato alla luce la loro presenza reale sui campi di battaglia, confermando che la loro esistenza fu tutt’altro che un’eccezione o un mito.
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