PULP FICTION : LA VALIGETTA MISTERIOSA 15 Marzo 2021 – Posted in: Lo Sapevi che

LA VALIGETTA DI PULP FICTION

Cosa c’è dentro la valigetta ‘luminosa’ di Pulp Fiction? È uno dei più grandi misteri della storia del cinema.

Lo sceneggiatore e regista Quentin Tarantino è rimasto deliberatamente elusivo sull’argomento, giurando che non rivelerà ma la risposta. “È quello che lo spettatore vuole che sia!“, ha scherzato una volta.

Solamente che non è del tutto vero. La risposta al celebre MacGuffin è esplicitamente enunciata in una bozza della sceneggiatura originale del film. (Spoiler: non ha nulla a che fare con l’anima di Marsellus Wallace …)

Quando Pulp Fiction uscì nei cinema nel 1994, Internet era appena agli albori, ma una parte sorprendentemente ampia della rete venne successivamente invasa dalle discussioni sul contenuto della valigetta.

Una delle teorie più condivise era che la valigetta contenesse l’anima di Marsellus Wallace (Ving Rhames).

Apparentemente, i borbottanti tossici uccisi all’inizio del film sarebbero, in effetti, dei demoni. Marsellus aveva venduto la sua anima al Diavolo in persona, aveva poi cambiato idea e aveva mandato Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) a riprenderla.

Come prova, i fautori di questa teoria indicano il bagliore celeste che viene emanato la valigetta appena aperta, la combinazione della serratura (‘666‘) e il cospicuo cerotto sul collo di Marsellus Wallace.

Secondo la Bibbia infatti, quando il diavolo ti ruba l’anima, la prende dalla nuca. O almeno così sosteneva la teoria.

In realtà, non esiste un passaggio del genere nella libro sacro. (Curiosità: nemmeno il discorso di Ezechiele 25:17 di Jules compare nella Bibbia).

Secondo il protagonista Ving Rhames, lo scopo del cerotto era soltanto quello di nascondere una vera sua cicatrice.

Il cerotto non è menzionato nella sceneggiatura e non ha alcun significato più profondo.

Senza l’elemento ‘anima attraverso il collo’, l’intera teoria cade a pezzi. Quindi, se la valigetta non contiene l’anima di Marsellus Wallace, che cosa c’è dentro?

Altre teorie importanti parlano di oggetti di scena del film Un bacio e una pistola del 1955, ossia l’abito d’oro indossato da Elvis Presley che appare anche in Una Vita al Massimo (scritto da Quentin Tarantino), alcuni lingotti d’oro massiccio e un Oscar rubato. Anche in questo caso, però, solo ipotesi irrazionali.

In un’intervista del 1997 con il critico cinematografico Roger Ebert, il co-creatore di Pulp Fiction Roger Avary ha infine svelato la verità. E la risposta è davvero poco entusiasmante.

Nella sceneggiatura originale di Pulp Fiction, la valigetta conteneva diamanti. Semplici diamanti. Proprio come in Le Iene.

Ma aspettate un attimo: i diamanti non brillano! E allora? Nel libro del 2013 Pulp Fiction: The Complete Story Of Quentin Tarantino’s Masterpiece, Roger Avary spiega cosa è successo:
In origine la valigetta conteneva diamanti. Ma questa idea era sembrata troppo banale e prevedibile.

Si decise quindi di non mostrar mai il contenuto della valigetta. In questo modo, ciascun membro del pubblico avrebbe riempito gli spazi vuoti con il proprio contenuto.

Tutto quello che si doveva sapere era che era “così bello”.
Almeno, questa era l’idea originale. Quindi qualcuno ha poi avuto la brillante idea (che penso sia stata un errore) di inserire una lampadina arancione e, improvvisamente, ciò che avrebbe potuto essere “qualsiasi cosa” divenne qualcosa di soprannaturale.

Quindi adesso lo sai. Ah si, c’è anche la spiegazione di Samuel L. Jackson:
Quando ho guardato dentro, tra una ciak e l’altro … ho visto due luci e delle batterie….

(Fonte FB Film)