Quali sono alcuni fatti che tutti dovrebbero sapere sulla lingua italiana? 23 Marzo 2021 – Posted in: Lo Sapevi che
Quali sono alcuni fatti che tutti dovrebbero sapere sulla lingua italiana?
L’Italia porta le tracce della sua incredibile e travagliata storia nella lingua.
L’essere un paese occupato per secoli da altre potenze, ma anche una terra di commercianti ci ha lasciato in eredità una lingua ricca e stimolante.
Come disse Wittgenstein, filosofo del linguaggio, la nostra lingua determina la nostra comprensione della realtà , dovremmo essere orgogliosi di possedere una lingua ricca di termini. Perché una lingua ricca ci rende colti, intelligenti e capaci i interpretare la realtà in una maniera più articolata.
Alcune parole dell’italiano derivano da lingue parlate in Italia prima dell’avvento del latino:
- persona (proveniente dall’etrusco)
- bufalo (proveniente dall’osco-umbro).
Nonostante il lessico italiano derivi in massima parte dal latino volgare, molte di queste arrivano a altre lingue come:
Grecismi
- termini tecnici scientifici (come aritmia, pneumologia, nosocomio),
- politici e religiosi, questi ultimi dovuti alla diffusione della Vulgata (la traduzione della Bibbia dalla versione in greco detta Septuaginta, da cui parabola, angelo, chiesa, martire ecc.);
- dai bizantini deriva lessico marinaresco(galea, gondola, molo, argano)
- botanico (basilico, bambagia).
Dall’ebraico:
- satana, osanna, alleluia, pasqua, giubileo, sabato, manna, cabala, sacco.
Dall’arabo parole che indicano:
- vegetali (spinaci, carrubo),
- animali o caratteristiche d’essi (cammello),
- alimentari (sciroppo, sorbetto, zucchero, caffè, albicocca),
- suppellettili (materasso, zerbino),
- termini commerciali, amministrativi e giuridici (dogana, fondaco, magazzino, tariffa, fattura, sultano, califfo, sceicco, ammiraglio, alfiere, harem, assassino),
- scientifici (alchimia, alambicco, elisir, calibro, zenit),
- matematici (algebra, algoritmo, cifra, zero),
- altri come meschino, assassino.
Dal persiano
- arancia, limone, asparago, candito, scacchi (da cui anche il matto di “scacco matto”), mago, scià , satrapo, divano.
Dal francese medievale o dal provenzale:
- burro, cugino, giallo, giorno, mangiare, saggio, savio, cavaliere, gonfalone, usbergo, sparviere, levriere, dama, messere, scudiero, lignaggio, liuto, viola, gioiello, maresciallo, batteria, besciamella, ragù.
In epoca illuministica e con Napoleone :
- rivoluzione, giacobino, complotto, fanatico, ghigliottina, terrorismo.
Nell’Ottocento entrano ancora parole come:
- ristorante, casseruola, maionese, menù, paté, рuré, crêpe, omelette, croissant (cucina); boutique, décolleté, plissé, griffe, prêt-à -porter, fuseaux (moda); boulevard, toilette, sarcasmo, cinema, avanspettacolo, soubrette, boxeur (anglismo passato al francese), chassis.
- Il termine informatica entra rapidamente dopo la nascita del neologismo informatique nel 1962.
Origine germanica, soprattutto longobarda o franca, in minor misura gotica.
- aia, albergo, banca, banda, elmo, garantire, gramo, grinfia, guardare, guardia, guarnire, guercio, guerra, guidare, guitto, guizzo, lanca, landa, lenza, risparmio, sapone, sgraffignare, spola, stambecco, stamberga, schiena, snello, stanga, trincare, vanga, zanna.
I prestiti dall’inglese sono relativamente recenti, indicativamente dalla fine del Novecento, ma considerevoli, attorno all’8% del lessico complessivo:
- kit, jeans, partner, puzzle, scout, punk, rock; altri, pur avendo corrispondente in italiano, sono entrati nell’uso comune anche come sinonimi: sono quelli propri del lessico finanziario come budget (bilancio, esso stesso un prestito dal francese), marketing (commercializzazione; mercatistica), meeting (riunione), business (affari); altri ancora del lessico informatico come chat, chattare, computer, formattare, hardware, software, mouse, blog (da web-log); altri, infine, sono del lessico sportivo come goal (rete; punto), corner (calcio d’angolo), cross (traversone), assist (rifinitura), baseball (palla a base), basket (contrazione derivata da basketball, ovvero pallacanestro).
Tramite lo spagnolo, prima e durante l’occupazione asburgica, sono giunti:
- amaca, ananas, brio, cacao, cioccolata (originariamente nahuatl),
- condor (originariamente quechua),
- creanza, etichetta, guerriglia, lama (originariamente quechua),
- lazzarone, mais (originariamente taino),
- parata, patata (originariamente quechua).
Dal portoghese
- banana, cocco, mandarino (originariamente cinese), pagoda (originariamente cinese).