ROYAL FAMILY : CORGI E DORGI 7 Ottobre 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #cani, #curiosità, #curiosity, #fenomenologia, corgi, dog, dorgi, lo sapevi che, razze canine, regina elisabetta, royal family
Susan e tutti i cani della Regina Elisabetta, così la storia d’amore per i suoi Corgi è diventata un simbolo della sua monarchia
La regina Elisabetta con il cane Susan nei giardini del castello di Balmoral, nel 1952, l’anno in cui divenne regina (foto credit Getty Images)
Non sono stati solo un amore, non solo dei piccoli compagni della quotidianità.La passione della regina Elisabetta II per i suoi cani Corgi e Dorgi li ha fatti diventare uno stile di vita, un simbolo del suo lungo regno. La stirpe di questi cagnolini dalle zampe corte, ma dallo spirito vivace, ha avuto ufficialmente inizio con Susan una cucciola di Corgi che le è stata regalata per il suo 18esimo compleanno.
Un quattrozampe capace di rubare la scena anche durante la sua luna di miele con il principe Filippo: mentre i novelli sposi salivano sul treno per Broadlands la cagnolina color zenzero saltava fuori davanti alla coppia reale e veniva rincorsa e acciuffata dagli assistenti di palazzo.
Quando Susan morì nel 1959, fu sepolta in un cimitero per animali domestici a Sandringham:
«Susan, nata il 20 febbraio 1944 e morta il 26 gennaio 1959, per quasi 15 anni compagna fedele della Regina» si legge sulla lapide.
La principessa Elisabetta (allora non ancora regina) con Dookie e Jane, i suoi due cani Corgi in una foto del luglio 1936 (Foto Getty Images)
Ma perché questa passione per i Corgi? Secondo le cronache dei palazzi reali sembra che alcuni amici di famiglia, nel 1933, ne avessero un esemplare e l’allora principessa Elisabetta, all’età di sette anni, ne chiese uno. Così il Duca di York, il padre di Elisabetta, contattò una nota allevatrice, Thelma Gray, che portò alla famiglia tre cuccioli dai suoi allevamenti di Rozavel nel Surrey.
Scelsero l’unico con un piccolo pezzettino di coda con cui avrebbe potuto far sapere che era contento. Il cucciolo venne ufficialmente chiamato Rozavel Golden Eagle, ma per tutti fu Dookie perché così lo soprannominò il personale dell’allevamento dopo che si seppe che il Duca di York sarebbe stato il suo proprietario.
La regina Elisabetta II con i suoi Corgi a Euston nel 1970
Dookie però non ha mantenuto la promessa di cane tranquillo e spensierato con la coda sempre in movimento, anzi: divenne subito noto per aver morsicato il personale e visitatori. Qualche anno dopo, dallo stesso allevamento, arrivò anche Lady Jane.
Per capire quanto la presenza dei cani nella famiglia reale fin dall’inizio abbia avuto un ruolo fondamentale nell’opinione pubblica, basta pensare che secondo il Kennel Club si è riscontrato un picco nelle registrazioni dei Corgi Pembroke nel 1936 e un altro nel 1944, l’anno in cui la principessa Elisabetta prese Susan.
Una lunga dinastia di quattrozampe
La passione per i Corgi e i Dorgi (un incrocio tra le razze Corgi Pembroke e Bassotto) da parte della regina non si è fermata solo a Susan, anzi: la monarca si rivolse sempre all’allevatrice Thelma Gray per trovare un compagno alla sua cagnolina e così nacque una dinastia di ben 14 generazioni. Tutti con nomi molto divertenti e fantasiosi: Sugar, Honey, Sherry, Whishy, Bee, ma anche Chipper, Brandy, Berry, Cider, Candy e Vulcan.
La regina Elisabetta II accarezza il suo Dorgi Candy
La regina non ha mai voluto venderli: o li teneva con lei (in alcuni momenti anche nove contemporaneamente) o li dava ad amici, parenti e allevatori fidati.
Nel 2015 la stampa inglese ha raccontato la sua sofferta decisione: smettere di allevarli perché non voleva lasciare nessun cane da solo dopo la sua morte. L’ultimo esemplare, Willow, è morto nel 2018: lui era apparso con Holly nel video per l’apertura delle Olimpiadi di Londra 2012 in cui la sovrana si era mostrata a fianco dello 007 Daniel Craig.
L’ingresso trionfale della Regina Elisabetta alle Olimpiadi di Londra 2012 con lo “007” Daniel Craig
I due cani erano stati ritratti in seguito con Sua Maestà anche nel servizio fotografico realizzato per lei nel 2016, in occasione del 90esimo compleanno, dalla famosa fotografa Annie Leibovitz.
Con lei è rimasto il Dorgi Candy, simpaticamente comparso anche in un filmato nel febbraio scorso:
«Da dove spunti fuori tu?» gli chiede la regina e mentre il piccolo peloso si allontana lei aggiunge: «Tanto so che cosa vuoi da me».
Carni pregiate e valletti, il trattamento speciale per i suoi cani
La passione della regina Elisabetta si concretizzava in un trattamento davvero speciale e nel libro “Pets by royal appointment”, scritto dal biografo dei Windsor Brian Hoey e uscito nel 2013, sono stati svelati alcuni “segreti”: la sovrana faceva preparare a uno chef carni pregiate per i suoi animali, che venivano serviti da valletti come se fossero membri della famiglia reale.
Un giorno da re per i corgi che celebrano il Giubileo di platino della regina Elisabetta a Kensington
Inoltre, prima di ogni cena dei propri cani, che doveva avvenire rigorosamente alle cinque di pomeriggio a Buckingham Palace, versava personalmente la tipica salsa inglese “gravy” sulla carne loro servita e i Corgi solo dopo questa sorta di rituale potevano cominciare a mangiare. Per loro mai scatolette, ma filetto di manzo e petto di pollo della migliore qualità.
Non solo, sempre secondo il libro, quando Elisabetta si faceva preparare o aggiustare un vestito da una sarta passava per la stanza con una calamita alla ricerca di eventuali spilli caduti, per evitare che i Corgi si ferissero alle zampe.
La loro salute è sempre stata fondamentale: spesso era la stessa Elisabetta che li curava con rimedi omeopatici e ogni volta che nella sua lunga storia di padrona qualcuno di loro moriva diventava una vera e propria tragedia.
«Una volta le è stato chiesto come li facesse accoppiare – ha affermato l’autore del libro – . E lei ha risposto che usava una pietra perché i Bassotti hanno le gambe più corte dei Corgi».
Un aneddoto simpatico, ma su cui non si poteva ironizzare: ogni scherzo o battuta su di loro è sempre stato di fatto vietato a palazzo e nel corso degli eventi mondani.
Quando a qualcuno è scappato un commento inopportuno la regina ha risposto per le rime, perdendo il suo rinomato aplomb.
(Fonte https://bit.ly/3MlDqi7)