STORNELLI ROMANI – I CANTI POPOLARI DELLE OSTERIE 14 Aprile 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #cantipopolari, #curiosity, #fenomenologia, #losapeviche, #osterie, #parole, #stornelli, #好奇心, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people Matematica, biography, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, italy words, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, quiz di matematica, riddles quiz, saviez-vous que, Sprache, stornelli romani, stornello romano, trucchi di matematica, words, words in italian, Wörter, wusstest du das, अंक शास्त्र, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, गणित की तरकीबें, गणित प्रश्नोत्तरी, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, पहेलियाँ, प्रश्न पूछना, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
L’ARTE DEL CANTO A “STORNO”
I famosi stornelli romani hanno delle origini molto antiche, rappresentano un particolare tipo di poesiapopolare cantata che nasce proprio dall’improvvisazione.
Sono dei versi spontanei dietro cui si cela una grande abilità perché le strofe seguono una certa struttura rimata: solitamente sono composte da frasi brevi ed immediate che comprendono un verso quinario e due endecasillabi.
Il termine stornello, deriva propriamente dal canto a storno (uccello), spesso anche senza accompagnamento musicale, che rimbalza la voce da un luogo all’altro: la peculiarità che più di ogni altra contraddistingue queste particolari “canzoni romane”.
Non vi è nulla di studiato in tale arte. Ogni vocalismo deriva direttamente dall’estro di un istante da raccontare e cogliere con maestria: ciò rende unici gli stornelli con genuina autenticità!
Proprio per la loro immediatezza, per molto tempo non gli venne attribuito alcun valore artistico e culturale, più che altro venivano considerati a guisa di “sfottò” o come sfogo malinconico legato ad una vita popolare.
Nel tempo gli stornelli iniziarono a tramandarsi e a farsi voce di venditori e cantori di strada che giravano per le vie di Roma intonando le loro strofe, fino ad arrivare ad allietare le serate delle osterie.
Gli argomenti principali affrontati negli stornelli riguardano l’amore e la satira. Nella tradizione venivano cantati, celando una sorta di presa in giro, dalle donne popolane da balcone a balcone o in modo nostalgico e drammatico dai carcerati di Regina Coeli.
Lo spirito di originalità legato alla vita quotidiana lentamente si iniziò ad apprezzare e vari studiosi, musicisti e cantautori cominciarono a ricercarli, a trascriverli, riadattando e traducendo in versi le scene popolari che le strade e i quartieri di Roma offrivano.
Gli stornelli romani rappresentano una parentesi vivace della vita popolare romana e ancora oggi è possibile ascoltarli in alcuni tipici locali romani che, facendo un tuffo nelle tradizioni del passato, riescono a restituire ai visitatori e ai cittadini la calda e vivace atmosfera popolare romana.
Canti Popolari – Osterie
Osteria numero zero
vedo un prete tutto nero
che con mille contorsioni
suona il piano coi coglioni.
Osteria numero uno
al casino non c’e’ nessuno
ci sono solo preti e frati
che si inculano beati.
Osteria numero due
le mie gambe fra le tue
le tue gambe fra le mie
fanno mille porcherie.
Osteria numero tre
la peppina fa il caffe’
fa il caffe’ una volta al mese
con le pezze del marchese.
Osteria numero quattro
la Peppina ha rotto il piatto
e per non farlo piu’ vedere
se lo ficca nel sedere.
Osteria numero quattro
la marchesa aveva un gatto
con la coda del felino
si faceva un ditalino.
Osteria numero cinque
c’e’ chi perde e c’e’ chi vince
ma chi perde caso strano
se lo trova dentro l’ano.
Osteria numero sei
e’ il casino degli ebrei
ma glie ebrei son porcaccioni
ficcan dentro anche i coglioni.
Osteria numero sette
il salame piace a fette
ma alle donne caso strano
il salame piace sano.
Osteria numero otto
la marchesa fa il risotto
fa il risotto ben condito
con lo sperma del marito.
Osteria numero otto
***** in mano e culo rotto
culo rotto e ***** in mano
per inculare il Vaticano.
Osteria numero nove
il mio ***** fa le prove
fa le prove contro il muro
per vedere quanto e’ duro.
Osteria numero nove
la marchesa fa le prove
fa le prove col prosciutto
per veder se c’entra tutto.
Osteria numero dieci
se hai fame mangia i ceci
per la fica e per il culo
troverai sempre un padulo.
Osteria numero dieci
il sacrista fa le veci
fa le veci al cappellano
e lo prende dento l’ano.
Osteria numero venti
se la fica avesse i denti
quanti cazzi all’ospedale
quante fiche in tribunale.
Osteria numero trenta
chi ha il culo non si penta
oggigiorno caso strano
va di moda il deretano.
Osteria numero cento
se la fica andasse a vento
quanti cazzi in alto mare
si vedrebbero navigare.
Osteria numero cento
piu’ tu spingi piu’ va dentro
ma se spingi oltremisura
poi ti nasce una creatura.
Osteria numero cento
il mio ***** e’ di cemento
di cemento bene armato
quando e’ dentro fa il selciato.
Osteria numero mille
il mio ***** fa scintille
fa scintille sulla legna
figuriamoci sulla fregna.
Osteria numero mille
il mio ***** fa scintille
fa scintille nella notte
per veder le dotte biotte.
Osteria numero enne
il mio ***** ha due antenne
quando inculo il sagrestano
sento radio Vaticano.
Osteria del cimitero
e’ successo un fatto vero
due cadaveri putrefatti
si inculavano come matti.
Osteria del Vaticano
e’ successo un fatto strano
c’era il Papa con gli occhiali
inculava i cardinali.
Osteria dell’antinferno
s’e’ incazzato il padreterno
perche’ il suo divin figliolo
e’ tornato con lo scolo.
Osteria del Paradiso
c’era Dante con sorriso
Beatrice, la sua donna,
gli e’ tornata senza gonna.
Osteria del Paradiso
e’ successo un fatto inviso
Gesu’ cristo coi cerchietti
inculava gli angioletti.
Osteria dove si spera
anche Petrarca aspetta e spera
donna Laura, sua moglie
gli e’ tornata con le doglie.
Osteria della stratosfera
si e’ scoperto cosa c’era
nello Sputnik la cagnetta
si sparava una pugnetta.
Osteria dell’invertito
qui non metto proprio il dito
non vorrei che il suo strumento
mi mirasse proprio al centro.
Osteria della mignotta
non vogliamo una bigotta
la vogliamo emancipata
e per giunta gia’ sbiottata.
Osteria della Minerva
tutta casta si conserva
ma con il giallo, il blu e il rosso
fan casino a piu’ non posso.
Osteria del vescovado
la di certo non ci vado
non e’ posto da goliarda
perche’ manca la bernarda.
Osteria del Gallo d’Oro
e’ uno stronzo chi fa il coro
Osteria del Gallo Fritto
e’ uno stronzo chi sta zitto.
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