Unità di misura….a Napoli! 27 Luglio 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #curiosity, #fenomenologia, #parole, #好奇心, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people, biography, canna napoletana, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, dimensioni, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, Langue, langue italienne, lo sapevi che, mots, Neugier, palmo napoletano, passo della terra, passo itinerante, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, saviez-vous que, Sprache, unità di misura, words, Wörter, wusstest du das, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
Unità di misura
“Un nano che porta con sé un metro per misurare la propria statura, credete a me, è nano in più di un senso” (cit. Laurence Sterne)
Da sempre l’uomo ha avuto bisogno di contare le misure, di visualizzare la grandezza di una strada, una colonna o una statua per poter progredire liberamente.
Fin dai tempi antichi la definizione delle unità di misura, la loro condivisione e il loro uso pratico hanno giocato un ruolo fondamentale, al punto che sono stati sviluppati e sono diventati comuni molti sistemi di misura. Per misurare una stessa grandezza sono spesso state definite svariate unità di misura a seconda del luogo geografico, del contesto sociale o altro ancora: una massa ad esempio può essere misurata in grammi oppure in libbre.
Storicamente, ogni unità di misura nasceva ed era usata in un campo di applicazione specifico. Ad esempio, per le lunghezze, vi era una unità di misura per la distanza fra due città, una unità per la dimensione di un campo agricolo e altre unità per la dimensione di una lama o una stoffa. Nel tempo è sorta la necessità di relazionare tali unità di misura fra loro, e quindi di definire una unità in termini di un’altra, ad esempio, definire un miglio in piedi.
In fisica e in metrologia, le unità di misura richiedono una definizione chiara e univoca per essere utili: solo così diventa possibile ottenere la riproducibilità dei risultati sperimentali che è alla base del metodo scientifico. I sistemi di misura scientifici sono la diretta conseguenza del concetto di pesi e misure sviluppato fin dai tempi remoti, scopi commerciali e che ha dato origine alla nascita degli strumenti utilizzati da venditori e acquirenti per concordare in maniera univoca sulla quantità di merce trattata. Attualmente esiste uno standard globale, il Sistema internazionale di unità di misura, che è l’evoluzione del sistema metrico.
Questo lo sappiamo, ovviamente, ma quello che è curioso scoprire è che in Italia ancor prima che ci fossero le unità di misura alle quali siamo abituati esistevano modi completamente diversi di misurare le cose. Scopriamoli insieme, allora per tuffarci all’interno dell’ingegnosità dei nostri avi.
Prima del XVIII secolo, quando in Francia, Luigi Lagrange cominciò a instituire i primi standard internazionali tutti gli stati e le città avevano unità di misura proprie.
In Italia fu durante il 1480 che il re Ferdinando I d’Aragona decise di rimediare a queste disparità decidendo che tutte le unità di misura dovessero equipararsi a quelle di Napoli, la capitale del regno.
Il regno degli Aragona fu illuminato e tra tantissime nazioni fu uno dei primi a cercare di adottare un’unificazione nazionale sulle unità di peso e di misura.
Vediamo allora le più note:
- Il palmo napoletano: 0,2633333670 mt.
- La canna napoletana: la canna era costituita da 8 palmi ovvero 2,109360 mt.
Infine, vi era il passo detto passo itinerante di 1,84569 mt e il passo della terra 1,9335799 mt.
Per i più curiosi, nel duomo di Napoli si può ancora scorgere il campione dell’unità di misura valido in tutto il regno: un’asta di ferro di 194 cm incastonata verticalmente nell’ultimo pilastro a sinistra della navata.
“Posso misurare il moto dei corpi, ma non l’umana follia” (cit. Isaac Newton)
Il palmo era un’antica u. di misura in diverse culture. Attualmente è sinonimo di spanna.
Ad ogni modo non possiamo non parlare della Spanna!
La spanna è un’u. di misura antica, che si basa sulla distanza tra le punte del pollice e del mignolo in una mano di adulto aperta, equivalendo a circa 20 cm.
La spanna è suddivisibile in 10 dita o 7,5 pollici ed equivale a due terzi di piede. Ma in altri sistemi viene invece suddivisa in 10⅔ dita o 8 pollici. Nel sistema inglese, una spanna equivale a 9 pollici.
La parola sembra derivare dal francone spanna. Per analogia, il concetto di “spanna” viene utilizzato per indicare qualche misura grossolana, da dove molti derivati come “misura spannometrica”, cioè “a occhio”, “grosso modo”, eccetera.
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