HIJAB: IL VELO ISLAMICO 9 Settembre 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #curiosità, #fenomenologia, #velo #islam #donna #burqa #chador #niqab #hijab, fenomenologia del velo islamico, lo sapevi che
Il velo islamico
Acquista quindi anche il senso di “velo”, “cortina” o “schermo”.
Di norma, però, il termine ḥijāb viene usato in riferimento a un particolare capo di abbigliamento femminile, il velo islamico, e in particolare a quella foggia di velo che adempie almeno alle norme minime di velatura delle donne, così come sancite dalla giurisprudenza islamica. In questa voce, perciò, si farà riferimento in generale al tema della velatura delle donne nell’Islam,
Chador
Niqab
Caratteristiche
Di solito si compone di due parti, divise fra loro: la prima è formata da un fazzoletto di stoffa leggero e traspirante, che viene collocato al di sotto degli occhi a coprire naso e bocca, e legato al di sopra delle orecchie, mentre la seconda parte è formata da un pezzo di stoffa molto più ampio del primo, che nasconde i capelli e buona parte del busto, da legare dietro la nuca, e poi lasciato cadere morbido lungo le orecchie.
Burqa
Caratteristiche
«E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare.» (Sūra XXIV:31)
Storia
Il burqa è stato introdotto in Afghanistan all’inizio del 1890 durante il regno di Habibullah Kalakānī, che lo impose alle duecento donne del suo harem, in modo tale da “non indurre in tentazione” gli uomini quando esse si fossero trovate fuori dalla residenza reale. Divenne così un capo per le donne dei ceti superiori, da usare per essere protette dagli sguardi del popolo.
Prerogativa dei più abbienti fino agli anni ’50, successivamente gli stessi ceti elevati cominciarono a non farne più uso, ma nel frattempo era diventato un capo ambito anche dai ceti poveri. Nel 1961 venne proclamata una legge che ne vietò l’uso alle pubbliche dipendenti. Durante la guerra civile venne instaurato un regime islamico e quindi sempre più donne tornarono a indossarlo, fino al divieto assoluto di mostrare il volto imposto a tutte le donne dal successivo regime teocratico dei ṭālebān che durò meno di cinque anni. Attualmente, sia in Afghanistan, sia nel resto del mondo -salvo in Arabia Saudita, dove l’obbligo è stato abolito nel marzo 2018, non vige l’obbligo sanzionato dalla legge di indossare il burqa.
(Fonte Wikipedia)