CHITEMMUORT 20 Luglio 2020 – Posted in: Modi di dire – Tags: #dialetti, #leggerezza, #napoletano
Avrete sentito sicuramente qualche volte, forse anche di più, l’espressione napoletana e campana Chitemmuort.
Ebbene questa parola in dialetto napoletano, così colorita, un tempo era una vera e propria offesa per chi se le sentiva dire.
Si tratta di una parola che è stata utilizzata fin dagli albori della civiltà del popolo napoletano.
Pensate che un termine dal suono molto simile è anche menzionato in alcuni canti indiani del IV secolo d.C., tanto è vero che si pensa sia una divinità pagana.
In effetti, il Chitammuort è l’equivalente del mortacci tua del dialetto romano.
Scomponendola diventa “chi “ta” “muort” e cioè in italiano “Chi ti è morto”.
Nella fusione di queste tre parole, la m di “muort” è stata raddoppiata molto probabilmente per intensificare il concetto che si voleva esprimere.
Praticamente si tratta di un’ imprecazione che richiama gli antenati, insomma i parenti morti della persona a cui è diretta.
Infatti in genere la parola è integrata in questa espressione Mannaggia a chitemmuort, proprio per maledire l’albero genealogico della persona in questione, insomma che sia maledetto tu e tutta la tua razza e chi ti ha generato.
E non è tutto perchè, oltre a ” chitemmuort ” esiste anche ” chitestramuort “, parola più moderna che rende ancora meglio il significato e la rabbia con la quale si dice questa imprecazione.
Ai tempi delle nostre nonne, far uscire dalla bocca un’espressione del genere equivaleva a prendere tante di quelle “mazzate” che non finivano più.
Oggi a Napoli, questo parola si svuotata parecchio di questo significato negativo, almeno così pare.
E’ entrata infatti ormai nel linguaggio corrente e non è più un tabù.
Addirittura c’è chi lo usa come una forma di saluto amichevole.
2 Comments
Roberto Romano Maggio 17, 2023 - 08:54
Scomponendola diventa “chi” – “t’è” – “muort”
Ottobre 08, 2024 - 16:59
ma serij kitemuort