COME ER CACIO SUI MACCHERONI 23 Maggio 2022 – Posted in: Modi di dire – Tags: #curiosità, #proverbio, cacio, come er cacio sui maccheroni, dialetto, dialetto romano, fenomenologia della lingua, lo sapevi che, modi di dire, modo di dire, romaesco
Un detto romano
“Sembrava incredibile che quattro elementi così semplici, olio d’oliva, pasta, aglio e formaggio, potessero dar vita a un piatto talmente straordinario.” (Ruth Reichl)
Roma è una città multietnica e millenaria, allo stesso tempo è giovane e sempre in movimento ecco perché può capitare di sentire vecchi detti mescolarsi
con il nuovo gergo giovanile e come er cacio sui maccheroni è tra i modi di dire più famosi e usati a Roma.
Origine
Questo modo di dire, “come er cacio sui maccheroni”, forse non tutti lo sanno, è antico di oltre Mille anni e proviene direttamente dal Medioevo: è proprio in questa epoca che il formaggio cominciò ad essere usato sulla pasta, per insaporirla e renderla più gustosa.
A rendere famoso il cacio sui maccheroni furono gli arabi che dominarono la Sicilia e poi si sparsero su tutto il nostro territorio; infatti, i corsari arabi erano soliti cucinare una sorta di spaghetti con acqua di mare e condirli con formaggio grattugiato al momento.
Con la conquista spagnola dovettero lasciare l’Italia; la loro tradizione però rimase con noi e divenne un modo unico e nostrano di cucinare e condire i nostri piatti più tipici.
Sono del 1240 i primi documenti che parlano del formaggio come condimento per la pasta, il libro è il Liber de coquina e viene attribuito dagli studiosi internazionali all’Imperatore Federico II notissimo non solo come buongustaio ma anche come cuoco.
Tutto ciò diede vita proprio a questo detto che oggi come ieri vuol significare una situazione che si è completata nel migliore dei modi: come il cacio sulla pasta la rende perfetta!
Non a caso Fellini era solito dire che La vita è una combinazione di pasta e magia. Questo splendido modo di dire sta quindi a intendere, nel dialetto romanesco, un abbinamento che risulta perfetto. Le eccezioni in cui può essere usato sono tantissime.
Sto come er cacio sui maccheroni, per esempio, vuole intendere un particolare momento in cui una persona si sente benissimo, completamente a proprio agio e rilassata, oppure ti sta “come er cacio sui maccheroni” si intende quando un abito calza a pennello.
La fantasia popolare romana riesce, quindi, ancora una volta a sorprendere e a trasformare un tipico elemento culturale della vita di tutti i giorni in un modo di dire davvero interessante e con mille sfumature diverse di significato ma tutte collegate al buonissimo mondo culinario della pasta italiana.
Ma se tu avessi amato i maccheroni più dei libri che fanno l’umor nero non avresti patito aspri malanni (Gennaro Quaranta, in risposta a Giacomo Leopardi)
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