Sono “Cazza e Cucchiara” 6 Ottobre 2023 – Posted in: Modi di dire – Tags: #curiosity, #dettonapoletano #sonocazzaecucchiara #napoli #tradizioni #curiosità #napolitradizionale #napolicultura, #fenomenologia, #好奇心, #語言現象學, allgemeiner Spruch, argot, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, lo sapevi che, modi di dire, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, saviez-vous que, wusstest du das, आम कहावत, क्या आप जानते हैं, घटना phenomenology, जिज्ञासा, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, 你知道嗎 Curiosità, 俚語, 恆言 Slang, 現象學 Fenomenologia della lingua
Detti napoletani: l’origine del detto “Sono cazza e cucchiara”
La lingua napoletana è ricca di espressioni e detti popolari che raccontano la storia e la cultura della città partenopea. Tra questi, uno dei più curiosi è sicuramente il detto “Sono cazza e cucchiara”, che viene utilizzato per indicare due persone che non si separano mai l’una dall’altra.
Ma qual è l’origine di questa espressione?
Per scoprirlo, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, fino all’epoca dei muratori. Questi artigiani, infatti, utilizzavano due strumenti fondamentali per il loro lavoro: la cazzuola e la calcina.
La cazzuola (dal latino “cattia”, collegata al greco “kyathos”, che significa “coppa” o “tazza”) era un recipiente in ferro dotato di manico, utilizzato per fondere i metalli. Successivamente, il termine “cazza” venne usato per indicare il secchio in cui i muratori impastavano malta e calcina.
La calcina, invece, era un composto di calce e sabbia utilizzato per la costruzione di muri e intonaci. Anche questo materiale veniva conservato in un secchio, insieme alla cazzuola.
Quando il muratore terminava il lavoro, puliva i suoi strumenti e li riponeva insieme nel secchio della calcina. In questo modo, il giorno dopo avrebbe potuto facilmente ritrovare tutto il necessario per riprendere il lavoro.
Da qui, l’espressione “Sono cazza e cucchiara” ha preso vita. Infatti, quando due persone sono così unite da non separarsi mai, si dice che siano come la cazzuola e la calcina del muratore, che vengono conservate insieme per essere facilmente ritrovate.
Ma c’è un’altra interessante curiosità legata a questa espressione.
A Napoli, infatti, la parola “cazza” viene spesso usata al posto di “secchio” o “vaso”. Ad esempio, si può sentire dire “vado a prendere una cazzata d’acqua” o “metti la spazzatura nella cazza”. Questo utilizzo della parola “cazza” deriva probabilmente dall’antico uso della cazzuola come contenitore per la calcina.
In ogni caso, il detto “Sono cazza e cucchiara” è diventato parte integrante della cultura napoletana, raccontando la storia di un antico mestiere e delle sue tradizioni.
E se qualcuno vi dirà che è “cazza e cucchiara” con un amico o una persona cara, saprete esattamente cosa vuol dire!
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