TROPPI GALLI A CANTA’, NUN SE FA MAI GIORNO 6 Novembre 2022 – Posted in: Modi di dire – Tags: #fenomenologia, #significato, #troppigalliacantànunsefamaigiorno #mododidire #proverbi #losapeviche #curiosity #fenomenologiadellalingua, romanesco, troppi galli a cantar non fa mai giorno
Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno
L’Italia è piena di modi di dire e di frasi iconiche che ancora oggi vengono ripetute e che nel corso dei secoli si sono caricate di significati e “Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno” è sicuramente uno di essi.
Questo non solo mette in mostra la saggezza popolare, sempre di grande importanza ma anche lo spirito del popolo italiano di saper trarre esperienza dalla vita vissuta, i romani poi sembrano avere alcuni dei detti popolari più ironici e satirici del Belpaese.
Ma cosa vuole dire questo modo di dire romanesco?
“Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno” può essere tradotto in italiano come quando ci sono troppi galli a cantare, non viene mai giorno, sebbene tradotto perda un po’ della sua verve così diventa più facile capire che questo modo di dire ed è un modo davvero ironico per mettere in mostra che quando sono in troppi a voler comandare e a parlare non si riesce mai ad arrivare a fatti concreti.
Una realtà questa davvero incontestabile. Collegando il gallo al comando in un pollaio, in maniera molto ironica, alle persone che parlano troppo e vogliono prendere in mano situazioni con doti di leadership che non hanno il romanesco ci informa che quando sono troppi i galli in un pollaio si sente spesso solo starnazzare ma pochi fatti.
Quando si devono sentire troppe voci, infatti, alla fine non si riesce mai a fare niente, gli ordini e le richieste si sovrappongono a volte in contrasto e non si riesce mai a capire come e cosa portare avanti per avere alla fine un risultato che possa dirsi concreto. Ciò ovviamente non è mai di buon auspicio per un’impresa e anche per le operazioni di vita quotidiana ed è per questo che è nato il motteggio.
Questo può essere rapportato anche alla vita reale di tutti i giorni ed è per questo che “Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno” è un vero esempio di quella che è la saggezza popolare di Roma, incisiva, ironica e a volte davvero disillusa ma sempre altamente calzante.
Per fare un esempio concreto è molto facile, quando si parla di politica o dei meccanismi interni di una società di calcio sentire il romano verace esclamare: “Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno” a voler significare che a dare retta a troppe voci sia politiche che di interessi personali all’interno di un’azienda non è possibile vederla ne progredire nè portare a casa risultati.
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