Arte – Un’etimologia curiosa 20 Marzo 2023 – Posted in: Parole – Tags: #arte, #curiosity, #fenomenologia, #parole, #好奇心, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people Matematica, biography, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, italy words, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, quiz di matematica, riddles quiz, saviez-vous que, Sprache, trucchi di matematica, words, words in italian, Wörter, wusstest du das, अंक शास्त्र, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, गणित की तरकीबें, गणित प्रश्नोत्तरी, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, पहेलियाँ, प्रश्न पूछना, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
Arte
“La libertà è, nella filosofia, la ragione; nell’arte, l’ispirazione; nella politica, il diritto.” (cit. Victor Hugo)
Arte deriva dal latino ars ed è una parola davvero curiosa, scoprire cosa si nasconde dietro l’etimologia delle parole che usiamo quotidianamente è qualcosa di molto interessante poiché ci permette di comprendere meglio non solo la nostra lingua ma anche la storia del nostro Paese.
Etimologia
Entriamo nel dettaglio e vediamo perché studiare questo termine ci entusiasma: arte deriva dapprima dal sanscrito dove la radice ar ha un significato ben specifico ovvero quello di andare verso, di adattare e trasformare.
E l’arte, infatti, cosa è se non trasformare qualcosa che sia un pezzo di carta, una tela o un marmo in qualcosa di altro che miri ad andare verso la bellezza e a far scaturire i sentimenti dell’artista?
La radice ar arriva direttamente al latino ars dove quindi l’arte è intesa come opera manuale, vero e proprio lavoro manuale in ogni senso. Questa eccezione pratica si traduceva nella capacità di fare qualcosa in modo molto fluido e armonico, nella maniera più adatta possibile.
La parola subisce una trasformazione più astratta durante il Medioevo quando, dopo di Dante che la usò per la prima volta, si cominciò a parlare di artista ovvero di qualcuno che faceva arte ovvero che studiava quelle che erano le discipline teoriche degne di un uomo libero e benestante ovvero grammatica, retorica e aritmetica.
Fu poi nel XVIII secolo che ci fu lo strappo definitivo tra l’eccezione pratica dell’arte e quella misteriosa e poco pratica che abbiamo oggi.
A quel tempo quelle che venivano definite le belle arti si innalzarono sopra tutte le altre facendo assurgere la parola arte a un territorio elevato e nell’Ottocento nacque poi l’ideale dell’artista contemplativo, che solo cercava l’ispirazione per lasciar fluire la propria opera.
“L’arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.” (cit. Salvator Dalì)
Ecco quelle che sono le trasformazioni di questo termine e come oggi l’eccezione di questa parola pur con una radice di significato comune sia completamente diversa da quella che avevamo nell’antichità.
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.” (cit. Pablo Picasso)