DIFFERENZA 25 Marzo 2022 – Posted in: Parole – Tags: #profValeria #parole #tra #fra #grammatica #fenomenologiadellalinguaitaliana #fenomenologia #linguaggio #lingua
Parola
pa-rò-la
SIGNIFICATO
Segmento organico indivisibile di suoni, che abbia significato anche da solo, con cui l’uomo comunica
ETIMOLOGIA
dal latino parabola ‘similitudine’, parabolé in greco, che è dal verbo parabàllo ‘confronto, metto a lato’.
La parola, astrazione simbolica, nasce accanto all’oggetto o all’azione che rappresenta. Nella realtà esterna, di per sé, è un suono, al massimo è un carattere tracciato su un supporto:è un significante che porta un significato. Si tratta di un’unità universale, presente in ogni lingua umana formalizzata, vero e proprio atomo comunicativo – e in quanto tale spesso, nella nostra lingua, citata come prototipo di questo atomo, nella sua piccolezza e nella sua profondità: mettere una parola buona, dare la mia parola, dirò solo un paio di parole.
Ma non è solo questo. La parola, come ogni allegoria e metafora, non è mera descrizione, ma è un’entità creativa – scegliendola si sceglie e genera una realtà
(Fonte https://unaparolaalgiorno.it/significato/parola)
«Le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi »
(Alessandro Manzoni, da I promessi sposi)«Colui che potendo dire una cosa in dieci parole ne impiega dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni»
(Giosuè Carducci)«Per ogni cosa ci sono due parole, una che ingrandisce e una che rimpicciolisce »
(Robert Louis Stevenson)«Parole, soldatini in riga nel vocabolario, sempre arruolabili per ogni tipo di guerra»
(Beno Fignon)
Oggi con la nostra professoressa Valeria , argomenteremo di:
TRA O FRA?
Le ➔preposizioni semplici tra e fra possono essere considerate del tutto identiche per significato e funzioni.
Introducono diversi tipi di complementi indiretti
Tra e fra sono intercambiabili. Tuttavia, sia nello scritto, sia nell’orale si può scegliere tra l’una e l’altra per evitare sgradevoli accumulazioni di suoni, come in fra fratelli e in tra treni
Nella nostra famiglia tra fratelli siamo sempre andati molto d’accordo
Arriverò fra trenta secondi.
Che differenza c’è tra…(o fra)
- un cappello e una cappella?
- un cavalletto e una cavalletta?
- il cero e la cera?
- un colletto e una colletta?
- il collo e la colla?
- un colpo e una colpa?
- un corso e una corsa?
- un foglio e una foglia?
- il mento e la menta?
- un mostro e una mostra?
- il panno e la panna?
- un pianto e una pianta?
E’ sufficiente indicare un significato per ciascuna delle due parole.
Soluzioni
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- La parola cappello non ha bisogno di molte spiegazioni: indica l’indumento che si mette sulla testa nelle sue varie forme. La cappella è una piccola chiesa, che può essere un edificio autonomo oppure può far parte di una chiesa più grande o di un altro edificio (per esempio, un ospedale. Si chiama cappella anche la parte superiore di un fungo o di un chiodo.
- Il cavalletto è una struttura a due o tre piedi che serve a sostenere un oggetto (una macchina fotografica, una moto, un’asse di legno, una lastra di vetro, un quadro, una lavagna eccetera). La cavalletta è un insetto.
- Il cero è una candela un po’ più grossa; la cera, invece, è una sostanza naturale o sintetica. Ne esistono di vari tipi, usati per scopi diversi: fabbricare candele, lucidare scarpe, superfici, eccetera.
- Il colletto è la parte del vestito o della camicia che sta intorno al collo; la colletta è una raccolta di denaro o di altri beni che si fa per beneficenza.
- La parola collo indica la parte del corpo fra la testa e il busto e, per estensione, anche la parte assottigliata di altri organi (il piede, l’utero) e la parte allungata e ristretta di oggetti vari (una bottiglia, un vaso, eccetera). La colla è una sostanza adesiva.
- Un colpo è il movimento rapido e violento di un corpo o di un elemento naturale, generalmente contro un altro corpo (un colpo di bastone, di frusta, di pedale, di reni, di testa, di vento, eccetera); in senso figurato, si parla anche di colpo di fortuna, di fulmine, di scena; è un colpo anche una forte emozione (un colpo al cuore) o un’azione improvvisa con scopi criminali (un colpo in gioielleria). La colpa, invece, è un comportamento che va contro una legge morale, giuridica o religiosa.
- La parola corso può indicare: a) il procedere del tempo, di un’attività, di un fenomeno (il corso dei secoli, della vita, di una malattia); b) una serie ordinata di lezioni (corso di inglese, di cucina); c) una grande strada cittadina (Corso Garibal di); l’insieme delle acque in movimento (il corso di un fiume). La corsa è l’andatura veloce di uomini, animali o veicoli (una corsa in moto) o anche una gara di velocità (una corsa a ostacoli).
- Il foglio è un pezzo di carta rettangolare; la foglia è la parte di una pianta (una foglia di fico) oppure una lamina sottilissima di metallo (la foglia d’oro).
- Il mento è la parte inferiore del viso che si trova sotto la bocca; la menta è una pianta o una bevanda fatta con lo sciroppo che si ricava da questa pianta.
- Il mostro è un essere, reale o fantastico, che presenta forme strane o innaturali (il mostro di Lochness); estensivamente, la parola può indicare una persona molto brutta (quell’uomo è un mostro), una che si distingue positivamente in qualche attività (Luigi è un mostro in chimica) o anche chi si è macchiato di delitti orrendi (il mostro di Milwaukee). La mostra è invece un’esposizione di qualcosa (mostra campionaria, di quadri, di cani, eccetera).
- Il panno è un tessuto (o un pezzo di tessuto), generalmente di lana; la panna è la parte grassa del latte.
- Il pianto è l’atto del piangere. Pianta è il nome generico con cui si indica qualunque organismo vegetale. La pianta del piede, invece, è la sua parte inferiore, quella che poggia a terra quando si cammina. Infine, la pianta è anche la proiezione in piano di un edificio (una chiesa,una casa,eccetera) o la rappresentazione in scala di una zona (un terreno, una città, excetera).
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