GEREMIADE 18 Agosto 2022 – Posted in: Parole – Tags: #etimologia, #italiano, #parole, fenomenologia della lingua italiana, Geremia, geremiade, lamentela
Una Parola Antica
“Narrazioni di declino, castigo e rinnovamento appaiono attraverso il tempo, la cultura, la religione e la geografia, […]. I testi sacri di molte tradizioni religiose lamentano il declino degli standard morali e spirituali e offrono speranza di rinnovamento e risveglio.” (cit. Andrew R. Murphy)
Nella nostra lingua esistono tantissimi rimandi che non conosciamo ed è sempre curioso scoprire da dove derivino alcune delle parole che di solito utilizziamo.
Vediamo, per esempio, la parola geremiade il cui significato è quello di discorso lamentoso.
Ma da dove deriva il significato nascosto dietro la parola geremiade?
Scopriamolo insieme affrontando una parabola biblica ovvero quella del profeta Geremia, molto famoso per le sue lamentazioni.
Con queste opere Geremia voleva mettere in guardia il popolo d’Israele a riguardo dell’ira di Dio; lui voleva infatti che il popolo si allontanasse dalla corruzione e riabbracciasse il salvatore; eppure, nonostante questo Gerusalemme fu rasa al suolo dai Babilonesi per ordine del re Nabucco.
Ecco che si forma questa parola usando il termine Geremia + il suffiso “Ade” tipico delle opere letterarie come L’iliade; ed ecco perché una geremiade diventa per riflesso una riflessione prolissa e molto triste sul futuro di qualcuno, nonostante questo l’eccezione è negativa e ha una sfumatura davvero dispregiativa, capace di sottolineare non solo il taglio moraleggiante e la pomposità della dissertazione.
Ed ecco perché oggi quando usiamo la parola geremiade ci riferiamo a un discorso lamentoso, un po’ pomposo e moralizzante sul prossimo futuro.
“Un discorso prolisso non arriva alla mia mente, un discorso prolisso mi lascia indifferente. Un discorso del genere lascia la mia mente di vagare sopra le ali della morale comune” (cit. anonimo)
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