IL PARADOSSO DEL COCCODRILLO 24 Settembre 2022 – Posted in: Parole – Tags: #coccodrillo, #fenomenologiadellalingua, #fenomenologiadiunparadosso, #paradosso #parole #curiosity #losapeviche #etimologia
Un paradosso molto antico
straordinaria o bizzarra; più precisamente, in senso logico-linguistico, indica sia un ragionamento che appare invalido, ma che deve essere accettato, sia un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.
Secondo la definizione che ne dà Mark Sainsbury, si tratta di “una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”.
In filosofia ed economia il termine paradosso è usato spesso anche come sinonimo di antinomia. In matematica invece si distinguono i due termini: il paradosso consiste in una proposizione eventualmente dimostrata e logicamente coerente, ma lontana dall’intuizione; l’antinomia, invece, consiste in una vera e propria contraddizione logica.
Il paradosso è un potente stimolo per la riflessione. Rivela sia la debolezza della nostra capacità di discernimento sia i limiti di alcuni strumenti intellettuali per il ragionamento.
È stato così che paradossi basati su concetti semplici hanno spesso portato a grandi progressi intellettuali. Talvolta si è trattato di scoprire nuove regole matematiche o nuove leggi fisiche per rendere accettabili le conclusioni che all’inizio erano “apparentemente inaccettabili”. Altre volte si sono individuati i sottili motivi per cui erano fallaci le premesse o i ragionamenti “apparentemente accettabili”.
Sin dall’inizio della storia scritta si hanno riferimenti ai paradossi: dai paradossi di Zenone alle antinomie di Immanuel Kant, fino a giungere ai paradossi della meccanica quantistica e della teoria della relatività generale, l’umanità si è sempre interessata ai paradossi. Il buddhismo zen (specie quello di scuola Rinzai) affida l’insegnamento della sua dottrina ai kōan, indovinelli paradossali.
(Fonte Wikipedia)
Adesso veniamo al nostro paradosso, quello del coccodrillo!
È uno dei paradossi più antichi della storia, attribuibile al greco Diogene Laerzio.
Un giorno un coccodrillo rapi’ un bambino e la madre disperata lo imploro’ di restituirglielo.
Il coccodrillo le rispose dicendole che avrebbe ridato il figlio solo se lei avesse indovinato le sue intenzioni. In caso contrario il bambino sarebbe stato divorato. La madre si fece forza e rispose: “Ahimè lo mangerai”!.
Il coccodrillo a questo punto non seppe più cosa fare: se stava pianificando realmente di non mangiarlo la mamma avrebbe sbagliato la previsione e quindi il coccodrillo avrebbe dovuto mangiare il pargolo.
Ma mangiandolo avrebbe fatto diventare corretta l’affermazione della madre e perciò avrebbe dovuto restituire il piccolo.
Il coccodrillo a questo punto , confuso e sconsolato, ridiede alla scaltra madre l’agognato figlio.
Ne conoscete altri?
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