Perché i francesi dicono “quatre-vingts” e non “octante”? 24 Giugno 2024 – Posted in: Modi di dire, Parole Straniere – Tags: ,

Perché i francesi dicono “quatre-vingts” e non “octante”? Un tuffo affascinante nella storia della lingua francese

Ciao a tutti gli appassionati di linguistica!

Oggi vi porto in un viaggio affascinante alla scoperta di un enigma linguistico che incuriosisce da secoli: perché i francesi dicono “quatre-vingts” per 80 e non “octante”, come in italiano?

Come molti di voi sapranno, la lingua francese presenta alcune particolarità nella numerazione, soprattutto tra 60 e 100. Ma perché questa deviazione dal sistema decimale? La risposta ci riporta indietro nel tempo, all’epoca dei Celti e al loro ingegnoso sistema di conteggio: il sistema vigesimale.

I Celti, infatti, basavano il loro sistema di numerazione su gruppi di venti, utilizzando sia le dita delle mani che quelle dei piedi per arrivare a un totale di venti. Questa influenza si è impressa nella lingua francese, modellando il modo in cui vengono espressi i numeri tra 60 e 100:

  • Soixante-dix (60): letteralmente “sessanta-dieci”, ovvero tre volte venti.
  • Quatre-vingts (80): letteralmente “quattro-venti”, ovvero quattro volte venti.
  • Quatre-vingt-dix (90): letteralmente “quattro-venti-dieci”, ovvero quattro volte venti più dieci.

L’utilizzo di “octante”, derivato direttamente dal latino “octanta”, si è diffuso solo in alcune zone della Francia meridionale e in Belgio, ma non ha mai scalzato la forma prevalente “quatre-vingts”.

Ma perché questa forma così particolare ha resistito nel tempo?

Diverse ragioni concorrono a spiegare la persistenza di “quatre-vingts”:

  • Radici storiche profonde: L’influenza del sistema vigesimale celtico è radicata nella lingua francese, rappresentando un’eredità linguistica che resiste al tempo.
  • Facilità d’uso: “Quatre-vingts” risulta più intuitivo e immediato da pronunciare rispetto a “octante”, soprattutto nel conteggio rapido.
  • Conservazione linguistica: La lingua francese ha una forte tendenza a conservare forme arcaiche, anche quando non perfettamente allineate con il sistema numerico decimale.

Oltre a queste ragioni, “quatre-vingts” rappresenta un esempio emblematico di come la lingua sia un organismo vivo, in continua evoluzione ma sempre legato alle sue radici. In questo caso, il vigesimale celtico riemerge come un fossile linguistico, raccontandoci storie di popoli antichi e del loro ingegno.

E voi, cosa ne pensate? Preferite la praticità del sistema decimale o il fascino storico di “quatre-vingts”? Fatemi sapere nei commenti!

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