QUISQUILIA o QUISQUIGLIA ? 7 Ottobre 2021 – Posted in: Grammatica, Parole – Tags: #dubbiogrammaticale, #quisquilia #quisquiglia #parole #grammatica #fenomenologiadellalingua #fenomenologia
Numerosi sono i dubbi grammaticali che attanagliano le menti più argute; a volte le parole assurgono carattere di verità anche se non lo meritano per niente.
Qui parleremo dell’annoso dubbio più volte sollevato riguardo il termine “quisquilia”.
Molti vocabolari, anche “prestigiosi” come il Treccani, attestano “quisquiglia” variante di quisquilia (la sola forma corretta, come si legge nel vocabolario Sandron
e nel DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia).
Perché ‘quisquilia’, e non ‘quisquiglia’?
Perché il termine è pari pari il latino “quisquilia”.
Vediamo il Treccani, dunque:
«Quisquìlia (o popolare quisquìglia) s. f. [dal lat. quisquiliae -arum, propr. «immondezza, feccia»]. –
1. ant. Imperfezione, impurità: “de li occhi miei ogne quisquilia / fugò Beatrice col raggio d’i suoi / …onde mei che dinanzi vidi poi” (Dante). Il terminq qui indica appunto quella “offuscazione et immondizia ” (Landino) che velava lo sguardo del Sommo. Fuor di metafora, il contesto allude appunto al progressivo affinamento della facoltà intellettiva del poeta, che Beatrice va man mano preparando alla percezione di Dio.
2. Minuzia, inezia, cosa di nessun conto: occuparsi, discutere di quisquilie; litigare per quisquilie; perdersi in quisquilie; q. letterarie, grammaticali; ma sono quisquilie!; non si tratta di quisquilie, di cose rimediabili facilmente: un assegno a vuoto di cinquecentomila lire (Palazzeschi)».
Sinonimi apprezzabili : bazzecola, cosa da nulla, inezia, minuzia, (lett.) nullaggine, (scherz.) pinzillacchera, ridicolaggine, sciocchezza, stupidaggine, (non com.) zacchera, (region.)
Vi lascio una mitica citazione del nostro Totò
“San Giovanni decollato, 1940
Che cosa ho chiesto a San Giovanni? Un terno? una quaterna? una cinquina? Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzillacchera: far cadere la lingua a mia moglie.
Lo stomaco mi funziona benissimo: non ho appetito perché sono dissidente.
Non so leggere, ma intuisco.
Se non sapete fare il calzolaio, fate il farmacista. Calzolai si nasce, non si diventa”.
Conoscete altre parole dinanzi alle quali più di un dubbio avete sollevato? Nei commenti potete sbizzarrirvi (o sbizzarirvi) come meglio credete!
Ai posteri l’ardua sentenza.
Attendo le vostre numerose interrogazioni!
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1 Comment
Settembre 07, 2024 - 01:54
“a volte le parole assurgono carattere di verità anche se non lo meritano per niente.”
Mi sfugge il senso di questa frase. Posto che assurgere è intransitivo, anche correggendo mentalmente (“le parole assurgono a caratteredi verità”) non capisco cosa voglia dire.
A parte ciò, a mio avviso, meglio semplificare il linguaggio e lo stile. Chiaro, semplice e pulito non vuol dire sciatto e, viceversa, arzigogoli, parole desuete e linguaggio arcaico non fanno il pregio di un testo.