SCOREGGIA : LA TIPOLOGIA DI FLATULENZE 18 Febbraio 2021 – Posted in: Parole – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Scoreggia o Scorreggia?

Il termine popolare “scoreggia”, e le sue varianti regionali,

derivano dall’espressione colloquiale dell’atto di “scoreggiare”, con due ipotesi etimologiche: la prima quella di “slacciare” la correggia, dal latino corium = cuoio, antico nome della cintura dei pantaloni, per facilitare, appunto, la discesa dei gas intestinali; la seconda ipotesi è che il termine derivi dal greco, kor-kor-y-ghe, un’antica onomatopea, che indicava il gorgogliare, inteso sempre come rumore intestinale.

«Ed elli avea del cul fatto trombetta»
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inf. XXI, 139

Tipi di scoregge

Matilda: si sviluppa sotto sforzo, esce velocemente ma brevemente e ha un odore anonimo.

Eolina: rumore cupo e basso, anticipa disordini intestinali ed è l’anticamera della Tristana.

Tristana: si manifesta a qualche ora dai pasti, è senza rumore e l’accompagna un gorgoglio intestinale. Odore acre e rispecchia il menu del pasto consumato.

Gt: si manifesta solo in auto per la sindrome da finestrino chiuso, silenziosissima, calda e grassa; è di solito accompagnata dalla frase: “Viene da fuori…”.

Gt2: variante della Gt con la differenza che, una volta aperto il finestrino, non esce e impregna la tappezzeria.

Casper: è la più apprezzata e si manifesta nell’intimità delle proprie lenzuola; chiunque è tentato di annusarla a fondo e spesso, purtroppo, capita di non poterla dividere con alcuno o che non venga sufficientemente apprezzata.

Upanddown: è la più difficile da gestire in quanto rimescolamento di materia solida e gassosa; l’arte sta nel “tagliarla” con un difficile esercizio pubococcigeo, comprimendo e rilasciando gradualmente le natiche, operazione che si può fare anche 3 – 4 volte prima che sia completamente esaurita.

Joke: è la più temuta dagli sciatori e il fastidio che si avverte è soltanto sudore in mezzo alle natiche; infatti una volta controllato il contenuto delle mutande ci si accorge che nulla è accaduto.

Sound rip: inizialmente bassa e cupa aumenta il tono gradualmente fino a giungere a una quinta superiore.

Marechiaro: tipica dei paesi mediterranei si sviluppa dopo enormi pasti a base di pesce; è aspra e l’aroma ricorda il retro dei ristoranti di pesce ad agosto; mangiando anche frutti di mare il suo aroma è micidiale.

Aspirina: si manifesta dopo il terzo giorno di malattia e cura con antibiotici; è una via di mezzo tra una farmacia e il cesso di un ospedale.

Lolita: esclusivamente femminile, non fa rumore e ha un aroma del tutto particolare anche se, poi, si dice: “Non puzza”

Magnum: improvvisa, boato forte e corto, odore medio.

Doppio magnum: con odore più intenso.

Jeroboam: con boato più lungo.

Matusalemme: forte boato e odore, aria calda-umida.

Balthazar: è più potente delle precedenti e si manifesta solo in particolari situazioni come dopo il cenone di Natale o dopo un forte occlusione intestinale.

Nobucodanasar: è la più nobile e la più richiesta dagli estimatori; si verifica solo ogni dieci anni e coinvolge un’area estesa con la stessa intensità dell’epicentro; pur non essendo rumorosa è lunghissima nella fuoriuscita (circa 30 secondi), emana un calore incredibile ed è impossibile “tagliarla” o fermarne il processo di uscita. Chi l’ha provata in gruppo può dirsi fortunato.

Tsunami: è la più potente e si verifica una sola volta nella vita. Devastante, riesce a impregnare l’ambiente in cui si è scatenata per intere settimane; è estremamente rumorosa e copre tutti i toni della scala udibile, nonché alcuni subtoni e ultrasuoni.

(Fonte bit.ly/37pUa4y)