Scuola – Un’origine curiosa 12 Giugno 2023 – Posted in: Parole – Tags: #curiosity, #fenomenologia, #parole, #scuola, #好奇心, allgemeiner Spruch, argot, Biografien, biographies, biographies of famous people Matematica, biography, common saying, curiosité, curiosities, curiosity meaning, dicton commun, did you know that, indovinelli, Italian, Italian language, Italien, Italienisch, italienische Sprache, italy words, Langue, langue italienne, lo sapevi che, math quiz, math tricks, mathematics, mots, Neugier, Phänomenologie, Phänomenologie der Sprache, phénoménologie, phénoménologie du langage, quiz di matematica, riddles quiz, saviez-vous que, Sprache, trucchi di matematica, words, words in italian, Wörter, wusstest du das, अंक शास्त्र, आम कहावत, इटालियन भाषा, इतालवी, क्या आप जानते हैं, गणित की तरकीबें, गणित प्रश्नोत्तरी, घटना phenomenology, जिज्ञासा, जीवनी, पहेलियाँ, प्रश्न पूछना, बोलचाल की भाषा, भाषा की घटना विज्ञान phenomenology of language, भाषा: हिन्दी language, शब्दों, 你知道嗎 Curiosità, 俚語 Biografie, 傳記, 字 Modi di dire, 恆言 Slang, 意大利語, 意大利語 Italiano, 現象學 Fenomenologia della lingua, 語 Lingua italiana, 語言現象學 Linguaggio
Scuola
“Non potrò mai divertirmi di domenica, perché non riesco a dimenticare che l’indomani ho scuola.” (cit. Bill Watterson)
Esistono parole che pronunciamo con timore e riverenza, parole che usiamo così spesso che fanno parte di noi ed è curioso e divertente scoprirne l’etimologia. Scoprire la loro storia, le curiosità che vi si nascondono dietro è molto importante.
La parola scuola, per esempio, suscita in noi sentimenti contrastanti: quando siamo giovani forse ci genera fastidio e attesa, qui passeremo gran parte delle giornate, scopriremo amici e persone antipatiche. Quando diventiamo adulti, invece, la parola scuola ci rimanda a ricordi venati di
nostalgia e tutto ci sembra più bello ed appagante.
Origine
La parola scuola deriva dal greco skholé che in antichità indicava l’ozio, il tempo libero che le persone altolocate potevano usare per studiare, discutere e fare lezione; la parola skholé indicava anche il luogo stesso dove si teneva la lezione.
“La conoscenza che viene acquisita con l’obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l’obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l’inclinazione naturale del bambino.” (cit. Platone)
La parola greca si è poi latinizzata in scola o schola, e nel tempo ha fatto un salto semantico davvero importante.
La prima concezione di moderna scuola è la “Schola (o Accademia) Palatina” di Aquisgrana, una delle magnifiche istituzioni di Carlo Magno che aprì, forse, la prima scuola pubblica del mondo. Gli studenti erano i nobili destinati ad entrare nello stesso collegio.
Dal 1668 un anno di frequenza delle Scuole Palatine poteva sostituire il primo anno della facoltà di legge a Pavia. Alla fine del Seicento fu introdotta anche la cattedra di architettura militare e geometria.
Fu fondata per dare un’unità al suo vasto impero e Carlo Magno pensò che fosse necessario educare intellettualmente, moralmente e religiosamente i popoli barbari che lo componevano. A tale scopo si dedicò con ogni cura alla diffusione delle scuole e modificò radicalmente i metodi
e gli ordinamenti scolastici.
Se prima la parola scuola indicava l’ozio di chi si poteva permettere di studiare, una volta capito che la cultura era un perno fondamentale dell’uomo e non solo un passatempo per pochi è diventata sinonimo del luogo culturale di studio che tutti noi conosciamo.
Certamente è importante riflettere: se prima la parola scuola indicava un lusso oggi indica un dovere e una libertà che tutti noi abbiamo eppure nel significato profondo che vi davano gli antichi vi era, forse, molto più rispetto per l’attività culturale dell’imparare che nel nostro gergo ozioso.
“L’istruzione è ciò che resta dopo che uno ha dimenticato tutto quello che ha imparato a scuola.” (cit. Albert Einstein)
© copyright 2023 – tutti i diritti sono riservati.