Petting – L’arte dell’accarezzamento 18 Maggio 2023 – Posted in: V.M.18 – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Petting

“Esiste un’età in cui un ragazzo venderebbe sua madre per del sano petting, peccato che quella voglia di giocare non superi l’adolescenza” (cit. Margareth de Black)

Il petting è una pratica sessuale usata in tutto il mondo, anche dai più giovani. Ma in cosa consiste e cosa è davvero il petting? Scopriamolo insieme!

Etimologia

Il termine petting indica una particolare pratica sessuale che consiste nel toccarsi e nel massaggiarsi a vicenda i genitali esterni.

La parola deriva dall’inglese pet, ovvero accarezzare, consiste nel toccarsi e nel massaggiarsi a vicenda i genitali esterni ed è spesso considerata un preludio alla penetrazione.

Il petting è un termine che indica un insieme di pratiche ed effusioni (“coccole”) di natura sessuale, come baci appassionati (necking) e carezze erotiche, ma che non includono un rapporto sessuale completo, in quanto sesso comporta l’astinenza dal rapporto sessuale;

può essere da alcuni inteso come metodo di contraccezione, ma in realtà esso non ha nulla a che vedere con la contraccezione vera e propria, giacché la fecondazione ne è esclusa a priori per definizione. In molte situazioni comuni, il petting ha come obiettivo principale la conservazione

della verginità.

In alcuni casi, con l’espressione heavy petting (“petting pesante” o “spinto”) si intende riferirsi alle pratiche di petting con contenuto erotico particolarmente forte; possono rientrare fra le pratiche di heavy petting[3] la masturbazione reciproca e il sesso orale.

Questa pratica di tipo sessuale è davvero antichissima e affonda le sue radici all’origine della sessualità umana, secondo alcuni studiosi, sarebbe addirittura nata nell’antica Grecia.

Nell’antichità romana il petting era considerato un’azione puramente fisica, senza alcun significato emotivo. Veniva praticato sia da uomini che da donne e serviva a stimolare i genitali esterni. Nonostante fosse molto diffuso, questa pratica non era considerata né peccaminosa né pericolosa.

Il petting subì un brusco arresto e divenne qualcosa di privato durante il Medioevo e per opera della chiesa. In questo periodo, la sua diffusione era piuttosto limitata: era considerato un comportamento assai disdicevole e riservato alle coppie sposate.

Solo nel XVIII secolo il petting tornò, di nuovo, iniziò a diffondersi anche tra le persone non sposate ed è oggi una delle azioni sessuali più naturali di tutte che torniamo a utilizzare con la giusta disinvoltura.

È però importante ricordare che pur senza penetrazione o atti sessuali veri e propri il petting può comunque essere un veicolo di malattie sessualmente trasmissibili.

“Ieri sono uscito con una bellissima ragazza, abbiano fatto il miglior petting del mondo e poi mi ha fatto tornare a casa senza nessuna possibilità di fare l’amore. Ovviamente il giorno dopo ho raccontato agli amici un porno” (cit. anonimo)

Più recentemente, e più sinteticamente, durante la Giornata mondiale della gioventù del 1997 a Parigi, Papa Giovanni Paolo II a una domanda postagli da un ragazzo su «Cosa è giusto e cosa è sbagliato nel fidanzamento?» diede il seguente criterio pratico:

“Va bene ciò che si può fare di fronte a tua madre.”

Altri teologi invece le considerano più positivamente, ad esempio Karl Rahner in Sacramentum mundi afferma:[senza fonte]

«Se petting e necking non vengono intesi come pura ricerca di soddisfazione sessuale, ma come prova dell’accessibilità erotica del partner e come dimostrazione d’amore, non si possono respingere a priori. Come regola per le forme di comportamento prematrimoniale dovrebbe valere che è significativa e permessa quel tanto di manifestazione di amore erotico-sessuale quanto effettivamente l’individuo è pronto a dare nel suo intimo.»

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